Valle d'Aosta

Valle d'Aosta dice no a 25 siriani

Ministro Salvini annulla assegnazione su richiesta Governatrice

Redazione Ansa

Il trasferimento in Valle d'Aosta di 25 migranti, inizialmente previsto dal Ministero dell'interno, è stato annullato per la "non idoneità delle strutture presenti nella regione a organizzare un'adeguata accoglienza per queste persone". Lo rende noto la presidenza della Regione. Si tratta - secondo quanto appreso - di nuclei familiari di cittadini siriani.

"La situazione - si legge in un comunicato - è stata rappresentata dal Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Nicoletta Spelgatti al Ministro dell'Interno, Matteo Salvini". "L'assegnazione è quindi stata annullata, grazie all'attenzione che il Ministro Salvini ha dimostrato nei confronti del nostro territorio", spiega Spelgatti.

Altra Vda, da Lega spietato gioco su pelle persone - "Siamo costretti ad assistere ad uno spietato gioco sulla pelle delle persone. Sappiano gli alleati di governo che la vergogna e l'ignominia ricadono anche su di loro". E' questo il commento della portavoce di Altra Vda, Carola Carpinello riguardo all'annullamento dell'assegnazione di 25 migranti Siriani alla Valle d'Aosta. "Secondo la Presidenza della Regione, - spiega Carpinello - le strutture presenti in Valle d'Aosta non sono idonee a organizzate una adeguata accoglienza per 25 persone - non proprio un'incontenibile torma - che scappano dalla guerra siriana".

"Potremmo pensare, stando al significato letterale delle parole, - aggiunge - ad una sconcertante ammissione di impotenza da parte di questa piccola Regione autonoma, che si direbbe, a leggere la dichiarazione, caduta così in disgrazia da non riuscire nemmeno a trovare un ricovero per pochi bisognosi. E da dover cercare, trovandola, la comprensione dello Stato, nella persona del misericordioso Ministro dell'Interno, disposto a capirci e a perdonarci per non aver potuto fare di più per aiutare il prossimo".

"Sappiamo, tuttavia, che non è così, - spiega la portavoce di Altra Vda - che si tratta solo di una grottesca dissimulazione, di un goffo ed offensivo gioco di parole. L'accoglienza di questi poveracci non sarà mai adeguata, per la nostra Presidente e il nostro Ministro, nemmeno se avessimo a disposizione, come piace dire a loro, hotel a cinque stelle; l'accoglienza, semplicemente, queste persone non la vogliono, e allora cercano sponde per evitarla, e ci riescono. E ricevono anche qualche applauso". 


   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it