Valle d'Aosta

Morta su A5, 'responsabilità autostrada'

Sotto accusa organizzazione spargisale ma anche velocità dei bus

Redazione Ansa

Responsabilità del gestore dell'autostrada, ma anche degli autisti coinvolti nello scontro (per velocità "non prudenziale"): è quanto emerge dalla perizia disposta dalla procura di Aosta per far luce sull'incidente stradale costato la vita, la notte di Capodanno, a Federica Banfi, diciannovenne di Canegrate (Milano) in vacanza con l'oratorio. L'inchiesta è per omicidio colposo.

La strada a Chatillon (Aosta) era a tratti ghiacciata e lei era a bordo di un minivan che, dopo essersi intraversato, era stato colpito sulla fiancata da un pullman che sopraggiungeva. Nel documento si pone l'accento su questioni considerate problematiche per la società Sav, che gestisce l'A5 tra Aosta e Quincinetto (Torino): l'organizzazione del servizio spargisale, le modalità di segnalazione attraverso cartelli (due quelli presenti e non facilmente visibili) del pericolo di ghiaccio sulla carreggiata, la possibile scarsità di strumenti che potessero segnalare i cambiamenti atmosferici e dunque far intervenire i mezzi spargisale.

Riguardo ai conducenti dei due veicoli coinvolti nello scontro, nella perizia la velocità tenuta viene considerata come non prudenziale. A partire dal cronotachigrafo, il consulente tecnico di parte ha ricostruito che l'autista del pullman, Gianni Dal Vecchio, procedeva a circa 85 chilometri orari al momento dello scontro. Dal Vecchio stava infatti riguadagnando terreno rispetto al furgoncino che lo precedeva - e su cui viaggiava anche Federica Banfi - dopo essersi fermato a soccorrere un terzo automobilista che aveva perso il controllo del proprio veicolo.
Davide Vignati, al volante del Fiat Ducato su cui si trovava la vittima, guidava a una velocità inferiore agli 85 chilometri orari, considerata comunque non adeguata in base alla perizia, vista la perdita di controllo che ha preceduto lo scontro con il pullman che sopraggiungeva.
Nell'incidente in quattro erano rimasti feriti in modo grave (all'epoca ricoverati in prognosi riservata) e altrettanti in modo lieve, tra i quali lo stesso Vignati. Le persone offese sono assistite dagli avvocati Andrea Compagnone, del foro di Milano, e Davide Sciulli, del foro di Aosta. La perizia è stata depositata ieri dal geometra Luigi Bracci e al momento l'inchiesta del pm Carlo Introvigne non è chiusa.
I veicoli - il pullman a noleggio e sei furgoncini - erano diretti ad Aosta, dove erano in corso i festeggiamenti per il Capodanno. A bordo si trovavano poco più di 100 giovani del milanese. Erano giunti in Valle dopo Santo Stefano per una vacanza organizzata dagli oratori di Canegrate e San Giorgio su Legnano in una casa per ferie a Brusson, in Val d'Ayas.
L'incidente era avvenuto poco dopo le 23, nei pressi della galleria Garin.
   

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