Valle d'Aosta

Plico offerte aperto, riammessa impresa

Per gara depuratore Bassa Valle. Giudici, 'nessuna manomissione'

Redazione Ansa

Il plico con le offerte presentava una "lacerazione" ma "deve escludersi ogni manomissione, per mancanza anche solo di indizi in senso contrario". Per questo il Tar della Valle d'Aosta ha disposto la riammissione dell'impresa messinese Alak srl esclusa dall'assessorato alle Opere pubbliche nella gara da 14 milioni di euro per la costruzione e la gestione di un impianto di depurazione delle acque reflue fognarie dell'Unité des Communes Mont-Rose a Donnas (a servizio anche di Bard, Hone, Pont-Saint-Martin, Perloz). In base ai verbali, il 23 marzo scorso l'ufficio del protocollo aveva ricevuto il plico dal corriere come 'spedizione integra'. Poi la dipendente che lo ha preso in carico lo ha subito fotografato segnalando lo stato di 'lacerazione'. Ma la "lacerazione della busta che contiene l'offerta di gara non sempre è motivo di esclusione", scrive il Tar. Nel plico, per il ricorrente, "la busta piccola contenente l'offerta" economica "sicuramente era integra ed era stata chiusa" secondo disciplinare.
   

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