Valle d'Aosta

Casinò, nuove indagini dopo notizie stampa

Su un documento firmato da otto consiglieri Union valdotaine

Redazione Ansa

L'inchiesta per truffa aggravata e falso in bilancio sul Casinò di Saint-Vincent era già stata chiusa dalla procura di Aosta, che il 7 febbraio scorso aveva fatto notificare gli avvisi di conclusione indagine. Ma a seguito delle "interessanti affermazioni" contenute in un documento firmato da otto consiglieri dell'Union valdotaine - diffuso il 10 febbraio alle 14.12 dall'ANSA - sono "scaturite ulteriori indagini".
    "Il mondo unionista dovrà agire per sostenere la propria reputazione e la propria immagine analizzando e dibattendo a fondo il tema della legalità e della questione morale. Bisogna evitare di fare di tutta l'erba un fascio", si legge nel documento, che era stato firmato dagli assessori Aurelio Marguerettaz, Emily Rini e Renzo Testolin, dal presidente del Consiglio Valle, Joel Farcoz, e dai consiglieri regionali Marilena Péaquin, Luca Bianchi, David Follien e Giuseppe Isabellon.

Cananzi (Gdf), strettissima sinergia investigativa - "La singolarità e la forza di queste indagini, così delicate perché risulta direttamente colpito l'Ente Regione in quanto fulcro centrale della comunità valdostana, è data dall'aver operato in strettissima sinergia investigativa e in armonica tempistica con la Procura della Repubblica da una parte e la Procura della Corte dei Conti dall'altra, che hanno permesso alla Guardia di Finanza di esprimere in modo trasversale le proprie potenzialità investigative a fortissima vocazione sociale, cioè sempre dalla parte dei cittadini onesti". Così il tenente colonnello Piergiuseppe Cananzi, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Aosta, commenta la chiusura dell'inchiesta sui finanziamenti pubblici al Casinò de la Vallée di Saint-Vincent.
   

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