Valle d'Aosta

Centoz, situazione autonomia è grave

'Movimenti anti-politici non sono amici Autonomia'

Redazione Ansa

"In Valle d'Aosta la situazione politica è grave ed è anche seria". Così il sindaco di Aosta Fulvio Centoz, parafrasando Ennio Flaiano, si è espresso sullo "stato di salute dell'autonomia", intervenendo oggi alla celebrazione ufficiale del 25 aprile, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Renato Balduzzi, componente del Csm e Amis de la Vallée d'Aoste, il presidente della Regione, Laurent Viérin, il presidente del Consiglio Valle, Joel Farcoz e la deputata Elisa Tripodi.

"La crisi economica - ha detto - ha lasciato un pesante strascico di natura istituzionale e anche di rappresentanza su cui si sono innestate difficoltà da parte della stessa classe politica a interpretare le mutate condizioni dell'azione amministrativa in relazione al quadro giuridico".
    Secondo Centoz "fioriscono personalismo e movimenti anti-politici che certo non sono amici dell'Autonomia o che, nella migliore delle ipotesi, ne interpretano grottescamente l'essenza nel senso della chiusura all'altrui pensiero e cultura".

Per il primo cittadino di Aosta "in Valle d'Aosta il superamento della più grande crisi di sistema dalla promulgazione dello Statuto non può che passare dalla ricerca di una mediazione politica 'alta', riformista e quanto più condivisa, che possa far ripartire il motore della nostra Autonomia, superando i protagonismi senza futuro e le posizioni più populiste e demagogiche, che stanno grandemente contribuendo a bloccare la nostra regione così come l'Italia". Serve, secondo il sindaco di Aosta, "lo spirito di un nuovo Comitato di liberazione nazionale".

Balduzzi(Csm), memoria pacificata,non pasticciata  - "Parlare di pacificazione della memoria, come qualche anno fa si diceva, rischia di suonare ambiguo se non chiariamo che cosa voglia intendere: memoria pacificata non può significare una memoria pasticciata o peggio mistificata, ci voglio punti fermi". Lo ha detto oggi ad Aosta Renato Balduzzi, membro del Csm, intervenuto, su invito dell'Anpi, alla celebrazione ufficiale del 25 aprile. "C'è una pluralità di narrazioni di quell'epoca, tra chi fece una scelta di campo e chi non la fece, o chi fece una scelta di campo opposto - ha spiegato - ancora oggi la memoria non è pacificata, la Resistenza per alcuni rimane divisiva". "Quale può esse un punto fermo, oggi, a 70 anni da quegli eventi? Ve ne propongo uno: il nesso tra Resistenza e Costituzione", ha proseguito Balduzzi ricordando i primi sei articoli della Costituzione che sono stati letti da alcuni studenti, all'inizio della cerimonia svoltasi nella centrale piazza Chanoux. 

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