Valle d'Aosta

Incandidabili tre consiglieri condannati

Legge Severino scatta per Raimondo Donzel, Fontana e La Torre

Redazione Ansa

In base alla legge Severino (articolo 9, comma 1) è prevista l'incandidabilità alle elezioni regionali - che si svolgeranno il prossimo 20 maggio - per tre consiglieri regionali condannati, oggi in via definitiva, per i reati di peculato o indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Si tratta di Raimondo Donzel e Carmela Fontana (Pd) - che risultavano sospesi dal 7 marzo 2017 con decreto del premier Gentiloni - e di Leonardo La Torre (eletto nella fila dell'Union Valdotaine) che invece si era dimesso dalla carica.
    Sempre in base alla legge Severino (articolo 8, comma 6), con il passaggio in giudicato della sentenza, scatta per i due consiglieri del Pd anche la decadenza. Diventano quindi effettivi i loro sostituti, i consiglieri Andrea Padovani e Paolo Cretier. Al Consiglio Valle, che martedì 27 marzo ha chiuso la legislatura, spetta solo la presa d'atto della sentenza. La legge Severino non tocca invece Albert Chatrian e Patrizia Morelli (Alpe), condannati per finanziamento illecito ai partiti.

Donzel, non tornerei indietro su trasparenza - "A chi mi dice, dovevi farti furbo: rispondo di no! Non mi interessa se qualcuno l'ha fatta franca: io non ho mai fatto politica coi sotterfugi. E non tornerei indietro sul punto della trasparenza". Lo scrive in un post su facebook Raimondo Donzel (Pd), dopo la condanna definitiva per peculato a un anno e sei mesi e 20 giorni di reclusione nell'ambito del processo sulle spese dei gruppi consiliari tra il 2008 e il 2012. "Io sono convinto - sottolinea - di avere operato bene. Con serietà e trasparenza (una trasparenza che ancora oggi a nessun livello viene applicata; una trasparenza che è la vera 'condannata' di questo processo). Se errore formale c'è stato; era di tutta evidenza che non era finalizzato ad appropriarsi illegalmente di denaro pubblico". Poi aggiunge: "In politica, può accadere come in tutte le attività di fare sbagli, ne avrò fatti anch'io certamente su scelte legate allo sviluppo, al welfare, all'economia; ma non cambierei una virgola della passione, dell'impegno, della serietà e della dedizione che ho messo nel lavoro".
   

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