Valle d'Aosta

Coca ed estorsioni, 3 anni a muratore

'Professionista pagò 30 mila euro per 20 grammi di stupefacente'

Redazione Ansa

Il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a tre anni di reclusione e 4.000 euro di multa Pasquale Cirelli, muratore di 48 anni di Saint-Vincent. Era imputato per spaccio di cocaina e tentata estorsione ai danni di una libera professionista della media Valle. Accolta la richiesta del pm Eugenia Menichetti. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Saint-Vincent.

    Cirelli - secondo l'accusa - aveva ceduto 20 grammi di cocaina (che valgono circa 2.000 euro) "a fronte di 30 mila euro versati" dalla donna, che "all'epoca era tossicodipendente, soggetto sicuramente fragile", ha detto il pm. La tentata estorsione si sarebbe concretizzata nella "minaccia di dire ai suoi genitori che faceva uso di droga" e nella frase - riportata dalla presunta vittima davanti al giudice - "Non ti metto la corda al collo, però vado in ufficio da tuo padre e faccio casino". Finito ai domiciliari nel giugno 2017, Cirelli era tornato in libertà a ottobre.

"C'era sempre da discutere, diceva che c'erano debiti vecchi, che a me non risultavano. Mi chiedeva degli assegni", aveva detto la donna in aula durante la scorsa udienza. Dopo la presunta minaccia aveva quindi deciso di emetterli, "in quattro o cinque mesi". Per lui - aveva aggiunto - il debito era in tutto di 50-60 mila euro".
La difesa ha sottolineato che "Cirelli è persona incensurata" e che "l'unica spiegazione" per la richiesta di quella somma di denaro "è un prestito, dilazionato nel tempo": la donna "non ha saputo spiegare perché aveva fatto assegni per 30 mila euro".
   

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