Valle d'Aosta

La Thuile, abusi edilizi in 2 ristoranti

Ordinate demolizioni e rimozioni, accertamenti Corpo forestale

Il corpo forestale della Valle d'Aosta

Redazione Ansa

Lo Sportello unico degli enti locali (Suel) ha ordinato la demolizione di alcune opere in due ristoranti di La Thuile, in località Lo Riondet: le indagini sui presunti abusi edilizi nei locali 'La Remise' e 'Lo Riondet' sono condotte dal Corpo forestale della Valle d'Aosta e coordinate dalla Procura di Aosta.
    Per il ristorante 'Lo Riondet' il Suel (con ordinanza dirigenziale 18/2018) ha ordinato di eliminare la "trasformazione abusiva" di una "copertura mobile a libro" che in realtà costituisce "ampliamento volumetrico del fabbricato principale bar-ristorante", di demolire una "baracca deposito" di 27,5 metri quadrati, una cabina armadio contenente un blocco cucina a gas, tratti di una recinzione esterna in legno e una nuova canna fumaria. Il titolare deve poi rimuovere un'insegna in legno, la pavimentazione in pietra sulla rampa di accesso al garage e ripristinare un magazzino usato "dai gestori come camera da letto", i camminamenti esterni, una scaletta in ferro e una finestra della centrale termica.

 Infine viene ordinato al titolare di cessare la somministrazione di cibo e bevande nei tre piccoli chalets usati come dehors e "montati su pattini di legno senza alcun titolo abilitativo".
Per il ristorante 'La Remise', il Suel ha disposto (con ordinanza dirigenziale 31 del 2018) di rimuovere due "bussolotti d'ingresso in legno con porte basculanti" e due cabine armadio con all'interno due generatori di aria calda. Inoltre (con ordinanza 32 del 2018) ha ordinato di demolire un "locale antibagno", una baracca in legno con copertura in lamiera usata come deposito, una "struttura precaria lignea" adoperata come deposito legna, di ripristinare il soppalco (dove sono presenti anche "un divano letto e una vasca idromassaggio") e di rimuovere un container usato come deposito.
I destinatari delle ordinanze possono presentare ricorso al Tar (entro 60 giorni) o al presidente della Repubblica (entro 120 giorni).

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