Valle d'Aosta

Non esaminata interrogazione su Rini

Rosset: argomento estraneo a competenze regionali

Redazione Ansa

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha respinto (con 20 voti contrari e 13 a favore) l'iscrizione dell'interrogazione a risposta immediata dei consiglieri di Alpe riguardante le notizie diffuse la scorsa settimana sul fatto che a luglio l'assessore regionale Emily Rini è stata sentita in procura come 'persona informata sui fatti' in merito a una proposta di assunzione fatta all'ex marito durante la causa di separazione tra i due. Il tema è "ritenuto estraneo alle competenze regionali", ha spiegato il presidente del Consiglio, Andrea Rosset, richiamando il regolamento dell'assemblea.

"La maggioranza ha fatto quadrato attorno all'assessore Rini respingendo l'ammissibilità del quesito" e questo, secondo il gruppo Alpe, conferma "i dubbi sul comportamento poco istituzionale dell'assessore in questione".

"Non si capisce altrimenti - spiegano i consiglieri - per quale ragione l'assessore Rini non abbia scelto di rispondere semplicemente 'no' alla domanda posta dall'interrogazione che chiedeva 'se è vero che al suo ex marito è stato offerto un posto di lavoro dall'imprenditore in premessa (Gerardo Cuomo) in sede di udienza di separazione e che poco tempo dopo è stato assunto a tempo determinato da Cva, come riportato dai media'".

Rini, fatto che riguarda mia sfera privata - "Sono fermamente convinta che tale discussione non dovesse nemmeno approdare in Consiglio regionale poiché relativa esclusivamente a un fatto della mia sfera privata". E' quanto dichiara l'assessore regionale all'istruzione e cultura, Emily Rini, commentando la decisione di respingere l'iscrizione di un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Alpe sulla proposta di assunzione fatta all'ex marito durante la causa di separazione tra i due. "Fa specie - prosegue Rini - che a sollevare tale questione (palesemente pretestuosa) sia proprio il gruppo Alpe, che parla di censura, senza però precisare che, se non si vuole strumentalizzare politicamente in modo pretestuoso un fatto personale, in uno Stato di diritto l'unica deputata a fugare ogni dubbio è la magistratura. Sarebbe stato invece certamente più opportuno che i consiglieri Certan, Morelli e Chatrian avessero relazionato all'aula quando, ai tempi, furono ascoltati a loro volta in Procura in qualità di indagati per finanziamento illecito ai partiti. Quello sì fatto di interesse pubblico, a maggior ragione se si considera che i consiglieri Morelli e Chatrian hanno a loro carico una sentenza di condanna in appello per fatti che riguardano un non corretto utilizzo di denaro pubblico".  L'assessore Rini infine conferma di essere stata sentita a sommarie informazioni come persona informata sui fatti nel mese di luglio 2017 in relazione a un procedimento pendente presso la Procura della Repubblica di Aosta. "In relazione alla mia deposizione - conclude - mi vedo ovviamente impossibilitata a riferirne i contenuti in quanto su di essi vige il segreto istruttorio. L'unico dato certo che posso riferire è che, come ha confermato la stessa Procura di Aosta ai media, io non sono indagata. Avrei voluto evitare questa spiacevole pagina perché credo che la Valle d'Aosta, mai come ora, abbia bisogno di serietà, impegno e coesione e non certo di bagarre e gossip montati ad arte su notizie che non sono notizie. Anche perché chi promuove tali iniziative in Consiglio regionale dovrebbe prima documentarsi a dovere oppure verificare attentamente la veridicità di quanto pubblicato sui giornali, visto che, da quanto mi risulta, nessuno ha mai posto l'attenzione (e quindi nemmeno citato) sulla società Cva".

Uv, maldestro tentativo imboscata da parte di Alpe - "Il tentativo perpetrato stamane dal gruppo Alpe, ai danni della collega Emily Rini, ha rappresentato una vera e propria 'imboscata', orchestrata in maniera maldestra, tentando di porre al centro della discussione fatti che nessuna attinenza hanno con la sua attività di amministratore regionale. Fatti che i protagonisti di una politica in cerca d'autore hanno cercato di ammantare di rilevanza, visto che sembra non trovino altro modo per lasciare segni della loro azione d'opposizione". E' quanto dichiarano i consiglieri dell'Union valdotaine.

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