Valle d'Aosta

Morelli, è un ritorno al passato

"Progetto futuro non si può fondare solo su spartizione potere"

Redazione Ansa

"Questo è un ritorno al passato fatto di giochi di potere, quasi di faide tribali. Come si può pensare che possa funzionare? Non è su una semplice spartizione di potere che si può fondare un progetto di futuro per la Valle d'Aosta". Lo ha detto Patrizia Morelli, capogruppo di Alpe, intervenendo al dibattito sulla candidatura di Laurent Vierin a presidente della Regione e sulla nuova maggioranza.
    "Si è subito capito che sarebbe stata una legislatura travagliata. Noi abbiamo raccolto la sfida nel marzo scorso per provare a dare una risposta ai bisogni dei valdostani. E' stato il primo governo non guidato da Augusto Rollandin. Credo che sia stato un governo che ha ridato speranza ai cittadini".

Borrello, dimostrato che nessuno è indispensabile - "In questi pochi mesi abbiamo portato avanti buoni punti, abbiamo realizzato buoni progetti, abbiamo fatto qualcosa di buono. Ma soprattutto abbiamo dimostrato ai valdostani che nessuno è indispensabile". Lo ha detto Stefano Borrello, consigliere della Stella alpina, intervenendo alla discussione in aula sulla candidatura di Laurent Vierin a presidente della Regione e sulla nuova maggioranza.

Restano, forse politica ha abbandonato autonomia - "Forse siamo noi che abbiamo abbandonato l'autonomia, ci siamo chiusi nelle segreterie dei partiti. E' la politica ha abbandonato il particolarismo e l'autonomia. Bisogna fare tutti uno sforzo, partendo dalla nostra lingua madre". Lo ha detto Claudio Restano, consigliere di Pour Notre Vallée, intervenendo alla discussione in aula sulla candidatura di Laurent Vierin a presidente della Regione e sulla nuova maggioranza, rilevando che "poche righe del programma sono state dedicate a trasporti, turismo, sport, rispetto a agricoltura e sanità".

Padovani, come in film horror Venerdì 13 - "Come la serie di film horror questa vicenda non poteva che chiudersi il venerdì 13". Lo ha detto il consigliere Andrea Padovani (gruppo Misto), intervenendo alla discussione in aula sulla candidatura di Laurent Vierin a presidente della Regione e sulla nuova maggioranza. "Non so a che gioco si stia giocando qui dentro - ha aggiunto - ma l'obiettivo è di arrivare alle elezioni gestendo i cordoni della borsa per tentare di arrivare al 42% ed avere il premio di maggioranza".

Gerandin, maggioranza di assoluta continuità - La 'nuova' maggioranza è in "assoluta continuità con il passato", "parlare di nuovo progetto politico è un'offesa all'intelligenza dei valdostani, io lo chiamerei piuttosto obiettivo 42". Lo ha detto il consigliere regionale Elso Gerandin (Misto), intervenendo nel dibattito sull'elezione di Laurent Viérin a Presidente della Regione e della nuova Giunta regionale. "Siamo ai titoli di coda di un film a cui non avremmo mai voluto assistere, - ha aggiunto - si cerca di lavarsi la coscienza cambiando il regista ma facendo recitare gli stessi attori".

Marquis, non confondere autonomismo con unionismo - "Non bisogna confondere l'autonomismo con l'unionismo, l'autonomismo è un patrimonio comune". Lo ha detto Pierluigi Marquis, presidente della Regione uscente, nel dibattito sull'elezione del successore Laurent Viérin e della nuova Giunta. "L'autonomia - ha aggiunto - è capacità di governo, significa assumersi delle decisioni e non fuggire dalle decisioni". Secondo Marquis, quello della nuova maggioranza "è un progetto verticistico che si prefigge di raggiungere il 42 per cento, poi vediamo cosa potrà fare".


   

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