Valle d'Aosta

Alpe,oggi impossibile maggioranza con Uv

"Rappresentiamo due modelli opposti di Valle d'Aosta"

Redazione Ansa

"Alle condizioni attuali non è immaginabile una maggioranza che includa Alpe e l'Union Valdôtaine. Lo abbiamo sempre detto in maniera chiara. Oggi rappresentiamo due modelli opposti di Valle d'Aosta". E' quanto dichiara Alexis Vallet, presidente di Alpe, in merito alle trattative in corso per un 'Rassemblement' delle forze autonomiste e all'eventualità di un cambio di maggioranza in Regione. "Noi pensiamo che il progetto nato a marzo rimanga la base da cui partire per costruire quel nuovo modello condiviso di Valle d'Aosta da proporre alle prossime elezioni", osserva e aggiunge: "Nessuno di noi si nasconde dietro a un dito. A marzo tutti sapevano perfettamente i rischi di un cambio di maggioranza a 18 e ci siamo assunti delle responsabilità.
    Ora va verificato e in fretta se la maggioranza c'è e a che condizioni. Se c'è, sarà necessario che ognuno rinnovi il suo impegno di responsabilità. Se non c'è, chi l'ha fatta mancare si assumerà la responsabilità politica di lasciare la Valle senza un governo".  "Per quel che ci riguarda - conclude Vallet - daremo disponibilità a chiudere un bilancio che a questo punto non potrà più essere di maggioranza ma che sarà di responsabilità. Perché noi manteniamo i patti con i cittadini e non ci tiriamo indietro dagli impegni assunti per un calcolo elettorale".
    "Valle d'Aosta di domani è la vera sfida" - "Dobbiamo riaccendere nei valdostani la voglia di fare politica attiva. Perché solo attraverso un ricambio di persone e idee nuove possiamo voltare pagina". Lo ribadisce Alexis Vallet, presidente di Alpe, sottolineando che "oggi il quadro politico valdostano sembra una divisione per bande nemiche che cercano una di sovrastare l'altra: ci si allea quando serve, si prova ad annientare il nemico quando si può. Un quadro da Medioevo. Un quadro senza futuro". "Alpe da questa situazione complessa - aggiunge - vuole uscire con un progetto moderno e condiviso di Valle d'Aosta per le prossime generazioni. Perché dovere di una forza politica è quello di proporre i modelli della società che verrà e non quello di distruggere senza prospettiva. E su questo progetto, che vogliamo che sia autonomista, inclusivo e progressista, è pronta a investire ogni sua risorsa. Questa è la logica per noi degli 'Stati Generali Autonomisti' e la logica della nostra partecipazione ai tavoli di questi giorni. Un tentativo di superare il fossato che ancora oggi divide le forze autonomiste nell'ottica del bene comune". Per Vallet si tratta di "un tentativo dal risultato tutt'altro che scontato, perché implica la volontà di ciascuno di mettersi in discussione e di voler cambiare, ma è un tentativo che noi riteniamo vitale se vogliamo rilanciare questa Valle dopo anni di passi indietro sotto tutti i punti di vista".

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