Valle d'Aosta

Chatrian su Casinò,sacrifici non bastano

Durante audizione sindacati in quarta commissione

Redazione Ansa

"I sacrifici fatti finora dai lavoratori non sono sufficienti". Lo ha detto l'assessore regionale alle finanze, Albert Chatrian, intervenendo in quarta commissione durante l'incontro incontra con le organizzazioni sindacali di categoria sul tema della trattativa in atto con la Casinò de la Vallée spa a seguito dell'approvazione del piano industriale da parte del Consiglio regionale.
    "Oggi non possiamo più brancolare nel buio - ha aggiunto - come accaduto negli ultimi anni. Adesso si chiede un ulteriore sacrificio, che può essere temporaneo, che sarà verificato.
    L'accordo dell'ottobre 2015 non basta, anche perchè in passato sono state date solo illusioni". "Il costo del personale - ha proseguito - supera il 70% e deve scendere mentre devono salire i ricavi. Bisognerà andare a chiedere qualcosa di più a chi ha grandi stipendi. Ci sono pochi giorni per la trattativa ma questa è l'unica strada per uscire dalla crisi e non licenziare nessuno".

Marquis, intervenire su costi produzione - "I conti del casinò devono essere messi in equilibrio quest'anno. In questa situazione si può intervenire solo sui costi di produzione, personale compreso. Non ci sono altre vie, tutto il resto sono chiacchiere". Lo ha detto il presidente della regione Valle d'Aosta, Pierluigi Marquis, intervenendo in quarta commissione all'incontro con le organizzazioni sindacali sul tema del piano di rilancio della casa da gioco. "E' necessario - ha aggiunto - dare un futuro alla casa da gioco sul sentiero della sostenibilità, altrimenti è solo un protrarsi dell'agonia. Chiediamo un nuovo sacrificio, che porterà risultati nel tempo, ma questa è l'unica soluzione perseguibile secondo la legge".

Marguerettaz, casinò strumento per cambio maggioranza - "C'è un errore di fondo: si parla di disponibilità e buon senso mentre si tralascia l'inconsistenza del piano di rilancio. Un piano farlocco, che non esiste, che prevede solo tagli al personale. Ma soprattutto occorre dire che il Casinò è stato uno strumento per arrivare a un cambio di maggioranza". Lo ha detto il consigliere regionale Aurelio Marguerettaz (Union valdotaine) intervenendo in quarta commissione durante l'incontro con le organizzazioni sindacali sul tema del piano di rilancio della casa da gioco. "L'amministratore unico Di Matteo - ha detto - è totalmente inadeguato, lo vediamo giorno per giorno. La situazione è caotica. Mettere degli oneri finanziari su una situazione già precaria è un'operazione sciagurata. E poi: se i soldi li mettono le banche perchè non può metterli la Regione? Occorre mettere subito mano alla Governance". "L'assessore Chatrian - ha aggiunto Augusto Rollandin (Union valdotaine) - ha detto una serie di falsità. Dall'ottobre scorso nel bilancio c'erano delle risorse per restituire i fondi di ristrutturazione alla casa da gioco. Invece non si sono voluti onorare gli impegni presi in aula. Ancora una volta è stato falsato il lavoro fatto in precedenza".

Morelli, situazione Casinò per ora meno preoccupante di altri settori - "La situazione del Casinò di Saint-Vincent per il momento è ancora meno preoccupante rispetto ad altri settori". Lo ha detto Patrizia Morelli (Alpe), presidente della quarta commissione del Consiglio regionale, intervenendo durante l'incontro con le organizzazioni sul piano di rilancio della casa da gioco.
"Il rapporto tra azienda e sindacati - ha aggiunto - deve essere corretto, non ci deve essere un muro contro muro, ci deve essere disponibilità da parte di tutti a fare un passo indietro. Nessuno vuole arrivare ai licenziamenti, la 223 va superata con un accordo". 

Albertinelli (Savt), ora ci aspettiamo altri presupposti da azienda - "Dopo l'incontro di oggi ci aspettiamo che l'azienda inizi a fare dei ragionamenti e che si sieda con altri presupposti al tavolo della trattativa". Lo dichiara Claudio Albertinelli (Savt) commentando l'esito dell'audizione delle sigle sindacali in quarta commissione per fare il punto sulla situazione della casa da gioco valdostana.
"Chiediamo di superare la procedura dei licenziamenti collettivi - ha aggiunto - non con il nuovo piano industriale ma con l'accordo dell'ottobre 2015. Poi si può lavorare alla riorganizzazione eliminando le situazioni economicamente insostenibili".
   

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