Valle d'Aosta

Sindacati, basta rimpalli responsabilità

"I 264 licenziamenti sono irricevibili, politica decida"

Redazione Ansa

"Si sono rimpallati le responsabilità, a noi non interessano le loro polemiche ma abbiamo bisogno di risposte e di risposte celeri". Così Giorgio Piacentini (Cisl) commenta l'esito dell'incontro con la Giunta regionale, i capigruppo e l'ufficio di presidenza per esaminare la situazione del Casinò dopo l'avvio della procedura per 264 licenziamenti collettivi. "Serve un'iniezione di liquidità - ha aggiunto - per poter avere una visione più ampia sul futuro della struttura. I licenziamenti per noi sono irricevibili, purtroppo non possiamo discutere con l'azienda che non ha rispettato gli accordi assieme alla proprietà". "Ci ha ridetto le stesse cose - ha proseguito Claudio Albertinelli (Savt) - e quindi non abbiamo avuto alcuna risposta. La sensazione è che dei problemi dell'azienda interessi poco. Abbiamo assistito a un teatrino abbastanza squallido".

 "Se andranno avanti" con la procedura relativa ai 264 esuberi "sarà la chiusura del Casinò" ha detto Tino Mandricardi (Uil) al termine dell'incontro con la Giunta regionale, i capigruppo e l'ufficio di presidenza, ai circa 200 lavoratori del Casinò che seguono il Consiglio Valle dal salone di palazzo regionale. "Abbiamo rivendicato il nostro accordo. Esiste e non si devono inventare nulla. Pensano di farla pagare a noi questa ristrutturazione", ha attaccato Giorgio Bertoldo (Snalc). "I politici non erano neanche a conoscenza dell'accordo azienda-sindacati", ha aggiunto Albertinelli. Tra i lavoratori è salita la rabbia: "Adesso li facciamo cascare noi dalle nuvole", ha urlato qualcuno. "Abbiamo chiesto di avere la forza di ritirare questa riorganizzazione: o c'è il ritiro o ci sono i licenziamenti", ha detto Vilma Gaillard (Cgil).
   

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