Valle d'Aosta

Tar, partecipata rispetti libero mercato

Dopo ricorso contro affidamento di servizio comunale a privati

Redazione Ansa

Il Comune non le ha rinnovato il contratto, preferendo un'azienda privata. Così la partecipata si è rivolta al Tar della Valle d'Aosta, che le ha dato torto: per i giudici l'affidamento a una società in house "ha natura eccezionale rispetto alla regola generale che impone il ricorso al libero mercato".
    Il Comune di Saint-Vincent, a novembre, ricorre a una gara informale - legittima sotto i 40 mila euro - per affidare il servizio di assistenza della propria rete informatica. Chiede un preventivo anche alla partecipata Inva, il cui contratto 2016 è in scadenza. Valutate, tra l'altro, le presunte "inadempienze verificatesi" nei mesi precedenti, il Comune - che di Inva possiede azioni per 500 euro, su un capitale di 5,1 milioni - sceglie un'impresa aostana. Un contratto da 20 mila 105 euro annui che, per i giudici, è motivato "adeguatamente": l'offerta Inva "risulta meno conveniente sia da un punto di vista economico che prestazionale (ad esempio è garantito un minore tempo di intervento dalla chiamata)".
   

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