Valle d'Aosta

Scontro Manes-assessore L. Viérin

Riguardo ad una proposta di delibera in ambito sanitario

Redazione Ansa

Uno scontro istituzionale tra il presidente del Cpel, Franco Manes, e l'assessore regionale alla Sanità, Laurent Viérin, è andato in scena oggi durante l'Assemblea dei sindaci valdostani. Oggetto del dissidio è stata una proposta di delibera dell'assessorato sulla quale l'Assemblea era chiamata ad esprimere un parere. L'assessore Viérin ha chiesto di ritirare dall'ordine del giorno il punto relativo alla proposta di legge. Fermo rifiuto è stato espresso dal presidente Manes. Lo strappo si è consumato sulla bozza di documento che prevede la revisione delle modalità di funzionamento dell'Unità di valutazione multidimensionale distrettuale (Uvmd), la gestione delle graduatorie per l'accesso ai servizi e l'avvio della sperimentazione della piattaforma gestionale informatizzata.
    "L'assessore Viérin aveva chiesto di non discutere l'atto - ha detto Manes - perché non era stato invitato all'assemblea a illustrarlo. L'assemblea esegue le convocazioni quando lo ritiene utile, non c'è un obbligo di legge".

L'assemblea ha quindi espresso parere negativo al provvedimento con l'eccezione del vicesindaco di Chatillon (e segretario particolare dell'assessore Viérin) Jean-Claude Daudry, astenuto.
La proposta di deliberazione proposta dall'assessore alla Sanità prevede, tra l'altro, la ridefinizione dell'Uvmd come organismo regionale unico i cui componenti, così come le sedi di incontro, variano a seconda dei casi trattati, la previsione di un medico dell'Azienda Usl con funzioni di coordinatore, il mantenimento dell'organizzazione territoriale delle segreterie, individuando tre sedi in luogo delle attuali cinque, e l'istituzione di una graduatoria unica per gli inserimenti in strutture protette residenziali e per gli inserimenti al nucleo Alzheimer gestita dall'Assessorato.
Le perplessità espresse dalla Consulta del welfare del Cpel e fatte proprie dall'assemblea, riguardano, come ha spiegato il relatore, il sindaco di Introd Vittorio Anglesio, cinque punti, tra cui la mancata individuazione delle due sedi abolite, anche con riguardo al personale, l'assenza di indicazioni sulla copertura dei costi per la formazione e la piattaforma informatizzata e l'"illogica parcellizzazione dell'accesso ai servizi tra una pluralità di sedi degli enti locali", quando già sono attive sul territorio le sedi dello Sportello sociale.

Manes, nessuno scontro istituzionale - "In merito all'espressione del parere relativo alla revisione delle modalità di funzionamento dell'Unità di valutazione multidimensionale distrettuale, discusso oggi dall'Assemblea del Cpel, non c'è stato nessuno scontro istituzionale". Lo precisa, in una nota, Franco Manes, presidente del Consiglio permanente degli enti locali della Valle d'Aosta. "Nel corso della riunione assembleare, nel momento in cui ci accingevamo ad esaminare l'argomento specifico, è giunta da parte dell'Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali - spiega - la richiesta di soprassedere sull'espressione del parere, ritenendo di dover essere presente in Assemblea per relazionare sull'argomento. Ho dunque richiesto all'Assemblea di sospendere i lavori per alcuni minuti per valutare tale richiesta, insieme all'Ufficio di Presidenza". "Tenuto conto - prosegue - che i Presidenti delle Unités e il Sindaco di Aosta, in qualità di rappresentanti degli enti gestori più direttamente interessati dal tema, avevano già ampiamente esaminato la questione, sia dal punto di vista politico, sia tecnico, e che, ai sensi della legge regionale 54/1998, il Cpel è tenuto ad esprimere parere entro 30 giorni dalla richiesta presentata da parte della Regione, l'Ufficio di Presidenza non ha ritenuto necessario sospendere l'esame del provvedimento. Sottolineo inoltre che l'Assemblea del Consiglio permanente degli enti locali ha sempre accolto senza riserve ogni richiesta di intervento tempestivamente avanzata dai membri del Governo regionale, al solo scopo di fornire ai Sindaci ogni elemento utile ad una valutazione, la più completa possibile, di ogni singolo provvedimento". "La discussione è dunque proseguita come previsto dal normale iter dei lavori - conclude - con la relazione del responsabile politico del dipartimento "Famiglia e politiche socio-sanitarie", Vittorio Stefano Anglesio. La proposta di parere contrario è stata approvata dall'Assemblea a maggioranza, con un voto di astensione e alcun voto contrario".

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