Valle d'Aosta

Urgente finanziare Casinò S.Vincent

"Possibile rivalutazione delle opere di ristrutturazione".

Redazione Ansa

"La grave crisi gestionale, evidenziata dalle cospicue perdite di bilancio consolidate negli ultimi anni di gestione della Casinò spa, impone un attento esame della situazione patrimoniale e finanziaria. E' indiscutibile affermare che occorre rimettere in sicurezza patrimoniale in tempi brevi la casa da gioco, così come anche richiesto dall'amministratore unico e dal collegio sindacale".
    E' quanto si legge nella relazione finale della seconda commissione della Regione Valle d'Aosta che nelle ultime settimane si è occupata della crisi del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent. "L'abbattimento del patrimonio ed il suo consolidamento - prosegue il documento - dovrà tenere conto anche di una possibile rivalutazione complessiva delle opere e dei lavori migliorativi prodotti dalla ristrutturazione", rivalutazione volta all'eventuale concessione di un rimborso all'azienda che ha pagato l'intervento.
QUATTRO STRADE PER FINANZIARE CASA DA GIOCO - Sono quattro le strade ipotizzate dalla seconda commissione consiliare della Regione Valle d'Aosta per concedere un sostegno finanziario al Casinò de la Vallée di Saint-Vincent che sta affrontando una grave crisi. E' quanto indicato nella relazione finale della commissione - approvata oggi - che da alcune settimane si sta occupando della casa da gioco.
La prima è l'applicazione dell'articolo 14 della legge Madia ("Il ripianamento delle perdite potrà essere effettuato anche in concomitanza di un aumento di capitale accompagnando l'intervento con un piano di ristrutturazione aziendale dal quale risulti comprovata la sussistenza di concrete prospettive di recupero dell'equilibrio economico delle attività svolte"). La seconda è il saldo, attraverso una apposita legge regionale, delle spese di ristrutturazione a carico della Regione (secondo la commissione "appaiono evidenti incongruenze con i piani di sviluppo presentati in Consiglio regionale in quanto le spese per le opere si sono rivelate superiori a quelle autorizzate").
La terza prevede la verifica della coincidenza tra spese sostenute e spese autorizzate dalla Regione, saldando solo quest'ultime e lasciando la casa da gioco libera di reperire ulteriori finanziamenti sul mercato bancario a seguito di un piano di ristrutturazione aziendale accompagnato da una rivalutazione patrimoniale. La quarta via consiste nell'accesso in via esclusiva della casa da gioco al mercato del finanziamento privato per garantire una gestione finanziaria temporale utile alla definizione di un percorso che veicoli verso la privatizzazione.
"Tutte queste soluzioni - sottolinea la relazione - non potranno prescindere dal risanamento e dalla riorganizzazione della casa da gioco e dal fatto fondamentale che l'opinione pubblica pretende la massima trasparenza, correttezza e informazione sulle scelte che verranno effettuate e sul metodo che verrà utilizzato". In conclusione le forze politiche presenti in commissione esprimono "a chiare lettere che qualunque necessaria e inderogabile decisione dovrà essere presa in tempi brevi e dovrà essere fortemente partecipata e condivisa". 

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