Valle d'Aosta

Scavi Parini, tutti assolti

Intercettazioni inutilizzabili. Pm, erano fondamentali

Redazione Ansa

Sono stati assolti perché il fatto non sussiste, su richiesta della stessa pubblica accusa, i 6 imputati nel processo su un presunto traffico di rifiuti da scavo provenienti anche dal cantiere del parcheggio pluripiano dell'ospedale Parini, realizzato da privati e acquistato nel 2013 dalla Regione.

Si tratta dell'imprenditore Giuseppe Tropiano (62 anni), dell'ingegnere Serafino Pallù (66), del geometra Pasquale Toscano (49), degli imprenditori Roberto Montrosset (55), Vincenzo Furfaro (58) e di sua figlia Rossella Furfaro (31). Le intercettazioni erano state dichiarate inutilizzabili perché disposte in un altro procedimento penale (Tempus Venit) e, ha spiegato il pm Luca Ceccanti, "il fatto non poteva essere provato in altro modo".

Le ipotesi di reato erano l'associazione per delinquere, lo smaltimento illecito di 85.000 metri cubi di rifiuti (terra e rocce provenienti da scavo, per un profitto tra i 500.000 e i 2 milioni di euro) e la falsificazione delle relazioni sui bilanci di produzione degli stessi.

"E' pacifico" che "siano state disposte" in un altro procedimento, con "fatti ontologicamente diversi e quindi non collegati" neanche dal punto di vista "investigativo", aveva detto il 5 ottobre scorso il presidente del collegio, Massimo Scuffi (giudici a latere Maurizio D'Abrusco e Paolo De Paola), leggendo l'ordinanza che dichiarava inutilizzabili le intercettazioni telefoniche e ambientali dopo la richieste della difese.

Per rendere utilizzabili le intercettazioni, la procura di Torino, che ha coordinato l'inchiesta dei carabinieri di Aosta, avrebbe dovuto aprire quindi un nuovo fascicolo. Tropiano era difeso dall'avvocato Silvano Rissio, Pallù da Claudio Soro, Toscano da Adriano Consol, Montrosset da Nilo Rebecchi e i Furfaro da Antonio Cimino.

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