Valle d'Aosta

Fondi Vda, Pg chiede condanna per tutti

Sentenza prevista il 20 dicembre

Redazione Ansa

Il sostituto procuratore Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto la condanna per tutti i 27 imputati nel processo di Appello sui costi della politica in Valle d'Aosta. In primo grado erano stati assolti dal giudice Maurizio D'Abrusco.

Tra di loro ci sono anche sette consiglieri regionali - Patrizia Morelli e Albert Chatrian (Alpe); Leonardo La Torre (Uv); l'assessore Raimondo Donzel e Carmela Fontana (Pd); Marco Vierin e André Laniece (Stella Alpina) - che rischiano la sospensione per 18 mesi in caso di condanna per peculato.

Il processo riprenderà il 13 dicembre con le arringhe e il 20 dicembre è prevista la sentenza.

Queste le richieste del pg Giancarlo Avenati Bassi: per Marco Vierin, André Laniece e Dario Comé (Stella Alpina) un anno e 10 mesi; per Leonardo La Torre due anni, due mesi e 20 giorni e per Claudio Lavoyer un anno e 10 mesi (Federation Autonomiste); per Massimo Lattanzi due anni, due mesi e 20 giorni, per Cleto Benin un anno, 10 mesi e 14 giorni, per Alberto Zucchi e per Enrico Tibaldi un anno, 5 mesi e 25 giorni (Pdl); per Carmela Fontana, Raimondo Donzel e Gianni Rigo un anno e 8 mesi, per Ruggero Millet sei mesi, per Davide Avati tre mesi, per Giuseppe Rollandin due mesi e 26 giorni, per Erika Guichardaz due mesi e 24 giorni, per Emilio Zambon due mesi e due giorni, Giovanni Sandri un anno e 4 mesi (Partito Democratico); per Diego Empereur un anno e 6 mesi, per Ego Perron e per Osvaldo Chabod 10 mesi e 120 mila euro di multa, per Guido Grimod nove mesi e 10 giorni e 120 mila euro di multa (Union Valdotaine); per Patrizia Morelli un anno 4 mesi e 13 giorni, per Albert Chatrian 11 mesi, per Giuseppe Cerise 11 mesi e 10 giorni, per Chantal Certan due mesi e 20 giorni e per Roberto Louvin 1 anno, 5 mesi e 10 giorni (Alpe).

Pg Avenati Bassi 'bacchetta' giudice Aosta - Nella sentenza di primo grado "il giudice ha sbertucciato il pubblico ministero". E' uno dei passaggi della requisitoria del sostituto procuratore generale di Torino, Giancarlo Avenati Bassi, durante il processo sui costi della politica in Valle d'Aosta. "Leggendo la sentenza sembra che quanto fatto dalla procura di Aosta sia un attentato alla democrazia" ha aggiunto. Tra i punti più significativi della requisitoria - durata due ore e mezza - quello relativo "all'onere della prova sull'assoluta mancanza di giustificazione delle spese, che spetta alla difesa e non certo all'accusa". Poi Avenati Bassi è entrato nel dettaglio delle accuse: "E' un mondo al contrario quello dove non esiste la rendicontazione. Basti pensare a una qualsiasi fondazione, associazione oppure anche a un gruppo parrocchiale che organizza la gita della domenica". Il procuratore generale ha infine sottolineato che "le spese di propaganda non sono spese di approfondimento, è una cosa differente" e che "il denaro ai gruppi veniva spartito tra i consiglieri o usato come rifornimento dai partiti".


   

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