Valle d'Aosta

Chatrian (Alpe),unica strada governo salute pubblica

'Alpe sarà coerente con mandato elettori'

Regioni: Valle d'Aosta, il consigliere Albert Chatrian (Alpe)

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 28 APR - "L'unica strada è l'azzeramento della situazione con un governo di salute pubblica che governi la regione per il tempo indispensabile a fare le quattro riforme necessarie e poi andando a elezioni. Questo è l'unico scenario politico a cui Alpe potrebbe partecipare". Così il capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, dopo le dichiarazioni di Leonardo La Torre sulle ipotesi di una nuova maggioranza regionale. "La Torre non è l'unico a essere preoccupato della situazione brutta e difficile, pensiamo che il sistema debba essere completamente ristrutturato in particolare sui dossier riguardanti la sanità, i trasporti, il lavoro e la scuola", aggiunge Chatrian.
    "Alpe ha ricevuto dagli elettori un mandato preciso - dice - faceva parte di una coalizione che ha perso per pochi voti e rimarrà coerente con gli impegni assunti". Serve, secondo il capogruppo di Alpe, "un'alternativa per la Valle d'Aosta sana, reale, aperta alle Regioni che hanno saputo far progredire la loro autonomia, tenendo conto che sullo sfondo c'è una riforma costituzionale su cui si voterà ad ottobre". "Nessuna preclusione nei confronti delle persone - dice ancora Chatrian - ma vogliamo essere alternativi a chi governa oggi, assieme all'Uvp, e lo abbiamo detto chiaramente al loro congresso".
    Il capogruppo di Alpe boccia invece la possibilità di "aggiungere altre stampelle a questa maggioranza che rimane fragilissima nei contenuti". "Abbiamo visto una maggioranza traballante per i primi due anni di legislatura - commenta - a cui si è aggiunto il Pd che non ha cambiato la situazione: i metodi sono rimasti gli stessi, sono esemplari questioni come quella del Tor des Geants, della caccia, delle micro comunità e sugli enti locali". Secondo Chatrian inoltre "la Valle d'Aosta è sempre più isolata tra le Regioni a statuto speciale e si confronta con uno stato sempre più centralista che sta cercando di demolire le Regioni. In questi ultimi 5 o sei anni il dato politico certo è che i rapporti tra lo Stato e la Regione sono disastrosi, si guardi invece a cosa sono riuscite a fare le province di Trento e di Bolzano". (ANSA).
   

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