Valle d'Aosta

Abbandonò ferito, giudizio ex medico 118

Pm, non portò in ospedale uomo incosciente e con trauma cranico

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 28 GEN - Un ex medico del 118 di Aosta è accusato dalla procura di non aver portato in ospedale un paziente incosciente che aveva subito un trauma cranico e che il giorno dopo finì ricoverato in rianimazione. Rinviata a giudizio Maria Scrugli, di 33 anni, di Torino, che dovrà rispondere di abbandono di persone incapaci. I fatti risalgono alla notte tra il 15 e il 16 gennaio 2013 quando, in un albergo di Gressoney-Saint-Jean, l'ambulanza intervenne per la caduta di un dipendente sessantenne.
Scivolato su uno scalino dopo una cena in cui aveva assunto alcol, l'uomo, un torinese, fu trovato dall'anestesista-rianimatore del 118 in stato di incoscienza, con un escoriazione sullo zigomo sinistro e alcune macchie di sangue. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia, il medico tentò invano di svegliarlo. Tuttavia non rilevò un'escoriazione del cuoio capelluto e si allontanò dicendo di non portarlo in ospedale. Su insistenza del gestore dell'albergo che aveva constatato lo stato di incoscienza del suo dipendente, che continuava a perdere sangue dal naso, il mattino seguente intervenne di nuovo l'ambulanza, portando il paziente in ospedale ad Aosta. Qui, dopo una tac cerebrale, venne riscontrato un "ematoma subdurale acuto": il sessantenne fu quindi ricoverato nel reparto di rianimazione in coma farmacologico. La prognosi fu sciolta soltanto il 31 gennaio, con un tempo di guarigione previsto di altri 40 giorni. Il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore è in calendario il prossimo 14 aprile. Su richiesta del procuratore capo Mineccia, è stata assolta nel processo con rito abbreviato la guardia medica che intervenne quella stessa notte insieme all'ambulanza del 118. Il suo avvocato Filippo Vaccino ha infatti fornito al gup Maurizio D'Abrusco una copia del registro, compilato dopo l'intervento, in cui la guardia medica espresse la necessità di trasportare il paziente in pronto soccorso.

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