Valle d'Aosta

No accordo, salta elezione presidente

Farcoz (Uv), in attesa di trovare accordo su contenuti

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 27 GEN - In attesa di "trovare un accordo non sui nomi ma sui contenuti" il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha deciso di rinviare l'elezione del presidente dell'Assemblea e dell'ufficio di presidenza (a favore Uv, Stella alpina e Pd, contrari Alpe, Uvp e M5S). A chiedere di far slittare il voto è stato il capogruppo dell'Uv, Joel Farcoz, in apertura dei lavori del Consiglio Valle. "E' sotto gli occhi di tutti - ha spiegato - che le forze politiche stanno trattando".
"E' sotto gli occhi di tutti - ha spiegato - che le forze politiche stanno trattando alla ricerca di un'unità sui contenuti". Per Raimondo Donzel (Pd) "prima bisogna definire i contenuti e poi si trova il nome in grado di concretizzarli". "In questi mesi - ha aggiunto - il ruolo di arbitro dell'Assemblea non è stato positivo per la minoranza". "Dall'autunno scorso - ha detto Stefano Borrello (Stella alpina) - si è aperta una nuova fase politica con l'obiettivo di trovare una maggiore stabilità e dare nuove prospettive alla Valle d'Aosta. Le trattative sono tutt'ora in corso, questa fase di dialogo è molto delicata e importante". "La nostra posizione è chiara: l'elezione del presidente del Consiglio non è un baratto con accordi futuri, non vogliamo perdere la faccia per una poltrona. Allora a Uv e Stella alpina chiediamo di aprire un tavolo serio sul progetto di prosieguo della Legislatura, poi sarà individuata la persona giusta per occupare quel ruolo", ha detto Luigi Bertschy (Uvp). "Non vogliamo che questa carica - ha osservato Albert Chatrian (Alpe) - diventi merce di scambio. Noi non siamo al tavolo politico messo in piedi, ma respingiamo l'ipotesi che si tratti di un baratto. E' necessaria una condivisione nel merito di una figura così importante, di garante, non si può mischiare con l'azione programmatica/politica". Infine Stefano Ferrero (M5S): "La politica è responsabilità e segnali, io non vedo nè uno nè l'altro. La democrazia non può essere decisa da pochi ma dagli elettori. L'impressione è di una politica attaccata alle poltrone e che tiene in ostaggio la comunità. In 15 giorni è stato perso del tempo, è una fiera dell'ipocrisia". A chiudere il dibattito è stato il presidente della Regione, Augusto Rollandin (Uv): "Su vari temi stiamo lavorando assieme con risultati importanti, la richiesta di rinvio ha il senso di comprendersi meglio e trovare la condivisione più ampia possibile. La trattativa non è segreta ma si fa qui in aula".

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