(ANSA) - AOSTA, 19 NOV - Un ingiusto profitto di due milioni di euro ottenuto riversando 85.000 metri cubi di rifiuti in cave, discariche, terreni e falsificando documenti di trasporto per materiale proveniente anche dagli scavi del parcheggio dell'ospedale Parini. E' l'accusa della Dda di Torino e dei carabinieri per l'imprenditore Giuseppe Tropiano, l'ingegnere Serafino Pallù, il geometra Pasquale Toscano, l'imprenditore Roberto Montrosset, Vincenzo Furfaro e sua figlia Rossella. Le ipotesi di reato sono l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti e la falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. I fatti risalgono al 2011 e al 2012: l'indagine si è sviluppata infatti da un filone di Tempus Venit, l'inchiesta che aveva fatto emergere delle tentate estorsioni in Valle d'Aosta all'ombra della 'ndrangheta, relative anche i lavori per il parcheggio pluripiano venduto poi dalla Societé Saint Bernard (di cui Tropiano era legale rappresentante e Pallù socio) alla Regione. Oggi la Procura di Torino ha notificato gli avvisi di conclusione indagine. "Non risultano contestazioni relative a fatti nuovi e recenti", spiega l'avvocato Silvano Rissio, che assiste Giuseppe Tropiano, già assolto in Appello dall'accusa di favoreggiamento nel processo Tempus Venit e imputato in primo grado nel processo sull'ampliamento dell'Ospedale Parini. "La maggior parte degli atti di indagine recentemente depositati dalla Procura di Torino - aggiunge l'avvocato - non hanno alcun elemento di novità e questa difesa ritiene che anche su di essi sarà confermata la totale irrilevanza penale".
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Anche da scavi parcheggio Ospedale, coinvolti Tropiano e Pallù