Valle d'Aosta

Consulta,legge casa discrimina stranieri

Incostituzionale obbligo 8 anni di residenza in Valle d'Aosta

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 12 GIU - L'obbligo di residenza da almeno otto anni in Valle d'Aosta per accedere all'edilizia residenziale pubblica determina "un'irragionevole discriminazione sia nei confronti dei cittadini dell'Unione" sia per i "cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo". Lo ha stabilito la Consulta nella sentenza numero 168, con cui dichiara l'illegittimità costituzionale del requisito di accesso previsto dalla leggere regionale 3 del 2013 'Disposizioni in materia di politiche abitative'.

Ai cittadini dell'Unione infatti, scrivono i giudici della Corte costituzionale citando due direttive della Comunità europea, "deve essere garantita la parità di trattamento rispetto ai cittadini degli Stati membri" e quelli di Paesi extraeuropei "godono dello stesso trattamento dei cittadini nazionali per quanto riguarda anche l'accesso alla procedura per l'ottenimento di un alloggio".
La legge regionale - nella parte in cui fissa il requisito "residenza nella Regione da almeno otto anni, maturati anche non consecutivamente" per l'accesso all'Erp - era stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel maggio del 2013 e la Regione non si era costituita in giudizio.  
   

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