Umbria

Uj, record e 500 mila visitatori

Bilancio edizione 2019 con oltre 40 mila paganti

Redazione Ansa

Nell'edizione del rinnovamento, che ha messo quest'anno già i primi germogli anche per il futuro, Umbria Jazz ha segnato pure il suo "record assoluto". Il secondo consecutivo per la verità, dopo quello del 2018, a dimostrazione che l'effetto post terremoto è ormai alle spalle.
    Oltre 40 mila paganti e 500 mila visitatori arrivati a Perugia in dieci giorni, secondo i numeri forniti durante la conferenza stampa di bilancio di fine festival.
    Nei dieci giorni del festival sono stati oltre 40 mila i paganti con un incasso che ha superato un milione e 600 mila euro. E "sicuramente si sono superati i 500 mila visitatori".
    Di rilievo anche i numeri del festival online: circa 200 mila utenti raggiunti al giorno su Facebook per un totale di oltre un milione e 500 mila persone raggiunte. Le impressions totalizzate su Instagram sono state un milione. Tantissimi - sottolineano da Uj - gli utenti che hanno pubblicato stories su Instagram taggando l'account del festival o utilizzando l'hashtag ufficiale. Grande attività anche da parte degli artisti, che hanno pubblicato storie direttamente dai palchi. Oltre 100 mila infine le visualizzazioni dei Tweet pubblicati e oltre 600 mila le pagine viste sul sito.
    Un risultato non casuale per il direttore generale di Umbria Jazz Giampiero Rasimelli. "Abbiamo aumentato l'investimento - ha detto -, sulla qualità artistica e sulla comunicazione, anche con l'aiuto del Parlamento con il riconoscimento di Uj come evento di interesse nazionale, scegliendo non solo di difenderci dai colpi del post terremoto ma di andare all'attacco". Umbria Jazz poi, ha sottolineato ancora Rasimelli, ha potuto godere "del ritorno di uno spazio importante" con la città che si è riappropriata, anche se per quest'anno con un solo concerto grazie alla produzione Uj affidata a Uri Caine, di uno dei luoghi storici del festival.
    E su queste due direzioni, riscoperta di altre location e produzioni musicali, il festival proseguirà anche in futuro, secondo quando evidenziato dai vertici di Umbria Jazz.
    Tutti soddisfatti quindi, compreso il direttore artistico Carlo Pagnotta, e "senza fare trionfalismi ma mettendoci già al lavoro per il prossimo anno, cercando di fare ancora meglio".
    Gli organizzatori hanno poi evidenziato "il grande successo" della nuova location di via della Viola, una "bella scommessa e vinta".
    Questa edizione, infine, ha visto l'inizio di un cammino, che porterà al 50/o anniversario del festival nel 2023, che impegna Umbria Jazz nella difesa dell'ambiente con molte iniziative racchiuse nello slogan "Wake Up! Music will save the planet!".
    Tutte iniziative apprezzate anche dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che ha parlato di una "edizione speciale".
    Secondo Rasimelli poi Umbria Jazz "per fatturato e impatto economico è ormai una delle principali realtà cittadine e regionali". Ed il mix, per il direttore di Uj, su cui si deve continuare a ragionare è quello composto dal rapporto tra "musica e bellezze del territorio".
    Anche l'assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini, in una nota ha parlato dell'evento come "di assoluta rilevanza culturale ed economica" e di "un festival jazz unico". Per l'assessore Cecchini "tutto ciò rappresenta la giustezza della scelta dell'allora Governo Gentiloni, e del Parlamento, di riconoscere Umbria Jazz evento di carattere nazionale". (ANSA).
   

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