(ANSA) - PERUGIA, 9 MAG - Il palco di Umbria jazz in piazza
IV Novembre rimarrà "lì dove è sempre stato, da 45 anni, a
destra della Fontana Maggiore" e sarà "lo stesso dello scorso
anno", non più piccolo. Lo hanno annunciato gli organizzatori
del festival nel corso della conferenza stampa di presentazione
che si è svolta a Perugia.
Nell'incontro si è parlato tra l'altro delle Clinics, con
l'inaspettato mancato finanziamento da parte della Fondazione
Cassa di Risparmio di Perugia ai corsi che da 33 anni permettono
di studiare a circa 200 iscritti, provenienti da tutto il mondo,
la musica nei suoi diversi aspetti.
Alla conferenza stampa sono intervenuti (presente anche
l'autore del manifesto di quest'anno, l'artista spellano
Massimiliano Bardi) il vicepresidente della Fondazione Umbria
jazz, Stefano Mazzoni, il nuovo direttore amministrativo
Giampiero Rasimelli, il sindaco di Perugia Andrea Romizi e
l'assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini, oltre al
direttore artistico Carlo Pagnotta. "Vogliono far chiudere le
Clinics - ha detto quest'ultimo - che lo scorso anno hanno
portato 183 studenti da ogni angolo del mondo e dopo aver detto
per anni che andavano istituzionalizzate?. Il terremoto in
Umbria è passato ma ora ce lo sta portando in casa la Fondazione
Caripg che con una lettera ci ha comunicato che le Clinics non
rientrano quest'anno tra i suoi programmi e tra i progetti
finanziati. La Fondazione aveva progressivamente ridotto il
contributo, passando da 60 mila euro a 50 mila, poi da 43 mila a
zero".
Sulle Clinics, tenute in collaborazione con il Berklee
College of Music di Boston e che sono da sempre un capitolo
importante del lavoro che fa Umbria jazz con i giovani
musicisti, è intervenuto anche Rasimelli. "La cosa, che desta
sorpresa - ha sostenuto -, dovrà essere motivata nelle opportune
sedi istituzionali".
Sul tema delle Clinics è intervenuto anche Romizi
sottolineando che "l'iniziativa merita sempre più certezze".
"Quest'anno - ha aggiunto inoltre il sindaco di Perugia -
lavoreremo molto sul recupero di importanti contenitori, come il
teatro Morlacchi, dove alle fine del festival partiranno i
lavori di restauro, il Pavone che è già a buon punto come anche
San Francesco al Prato".
Di "grande occasione culturale e di rilancio del turismo" ha
parlato Cecchini, sottolineando anche "il grande lavoro fatto
dai parlamentari umbri" per il raggiungimento dell'importante
riconoscimento di manifestazione di interesse nazionale.
"Abbiamo confermato poi i 500 mila euro a sostegno di Umbria
jazz - ha anche sottolineato - perché la Regione Umbria crede
molto in questa manifestazione che porta il nome dell'Italia, e
non solo dell'Umbria, in tutto il mondo. L'edizione 2018
rappresenta poi una sorta di grande rilancio per i nostri
territori dopo il momento buio del terremoto".
L'edizione 2018 vedrà poi confermato il palco in piazza IV
Novembre, come sottolineato dal vicepresidente di Uj Mazzoni.
"Lo storico palco - ha detto - sarà montato, come al solito,
alla destra della Fontana maggiore, dopo che ieri c'è stata una
riunione definitiva tra noi e la soprintendente". (ANSA).
Palco Umbria jazz "dove è sempre stato"
Pagnotta dopo stop fondi, vogliono far chiudere le Clinics?