Umbria

>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Umbria, ancora un giorno senza vittime

In discesa ricoveri ordinari, stabili le intensive

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 11 MAG - Ancora un giorno senza morti per il Covid, l'ultimo e secondo consecutivo, in Umbria.
    Nella regione i morti dall'inizio della pandemia restano 1.370 in base ai dati sul sito della Regione.
    Nell'ultimo giorno sono stati registrati 114 nuovi positivi e 16 guariti, con gli attualmente positivi ora 2.654, 98 in più del giorno precedente.
    Sono stati analizzati 2.991 e 4.713 test antigenici. Il tasso di positività è del 1,47 per cento sul totale (1,58 il giorno precedente) e del 3,8 sui soli molecolari (era il 3 per cento).
    Tornano a scendere i ricoverati nei reparti ordinari, 160, tre in meno del giorno precedente, 20 dei quali nelle terapie intensive. Dato stabile.
    Per il professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale all'Università di Perugia "non stanno producendo effetti negativi che siano significativi" sull'andamento dei contagi Covid le riaperture decise circa due settimane fa. E con l'ANSA parla di quadro "confortante" ma con l'invito a "proseguire con la massima attenzione nei comportamenti". "Ormai da qualche giorno - spiega il professor Gammaitoni - si assiste a un rallentamento della decrescita della curva epidemiologica ma questo si registrava anche nei giorni precedenti alle riaperture, segnale che forse i comportamenti individuali le hanno in qualche modo anticipate". Per il fisico dai numeri emerge che "in questo momento sono in atto due fenomeni". "Da un lato - aggiunge - c'è un aumento dei contatti sociali e dall'altro l'aumento del numero dei vaccinati. Il fatto che il quadro epidemiologico non si modifichi significativamente vuol dire che c'è una compensazione. Anzi, l'effetto dei vaccini può essere considerato in qualche modo prevalente". Il professor Gammaitoni ribadisce comunque l'invito alla "prudenza". "Anche perché - conclude il fisico - in numeri assoluti i valori dei principali parametri di questa fase della pandemia sono oltre cinque volte più alti di quanto registrato a ottobre". (ANSA).
   

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