Umbria

Coletto, alleanza per difesa da Covid

Per assessore "leggero rialzo ma situazione monitorata"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 02 AGO - "Per far sì che l'Umbria continui ad essere una regione sicura va stabilito un patto di alleanza tra il singolo cittadino e le istituzioni a difesa della comunità": dopo il "leggero" rialzo dei casi di positività al Covid registrati in Umbria nelle ultime settimane, l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiega ai cittadini che la situazione è "costantemente monitorata" e che si tratta, al momento, di cluster "tempestivamente individuati" con piccoli numeri e per i quali sono in isolamento tutti i contatti in attesa di definizione diagnostica, per cui "i numeri potrebbero aumentare".
    L'assessore, evidenziando che "nel complesso non sono stati superati i 10 casi settimanali, peraltro tracciati e isolati tempestivamente dai servizi di prevenzione sanitaria", fa anche appello al senso di responsabilità di ognuno affinchè "si rispettino le misure di prevenzione". "Quasi tutti i casi registrati nell'ultimo periodo - spiega Coletto - sono d'importazione. Ecco perché in questa fase è estremamente importante che tutti i soggetti che rientrano in Umbria da un Paese estero avvertano tempestivamente i servizi sanitari. E' un modo questo, per proteggere se stessi, i propri conviventi, la cerchia di familiari e di amici e la comunità intera, perché se ci fosse un soggetto positivo, appena identificato si isola e si impedisce la circolazione virale e l'allargamento di un eventuale focolaio. Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che il contagio può essere ridotto se si usano le misure di sicurezza, quindi distanziamento, uso della mascherina e lavaggio delle mani. A queste semplici misure va aggiunta la comunicazione tempestiva ai servizi di prevenzione se si rientra da un altro paese o se si ospitano persone arrivate dall'estero. Chi ha sintomi simil influenzali dovrà adottare la precauzione di non uscire di casa e - conclude Coletto - contattare telefonicamente il medico che, a sua volta, manderà a i medici delle Unità speciali di continuità assistenziali delle Aziende per una valutazione". (ANSA).
   

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