(ANSA) - PERUGIA, 13 MAG - Triplicati in pochi giorni,
all'ospedale di Terni, gli accessi al pronto soccorso, il 60%
dei quali codici bianchi e verdi. "Siamo appena entrati nella
fase 2 e già si rischia di dover far fronte ad una vera e
propria emergenza nell'emergenza" è l'allarme lanciato da
Giorgio Parisi, direttore della struttura. Il quale segnala una
"ondata di accessi inappropriati".
Per l'Azienda ospedaliere in questo momento è invece
"fondamentale" evitare il sovraffollamento e lasciare liberi i
percorsi per i pazienti positivi al virus e alle altre emergenze
e urgenze non Covid. Tanti i problemi non urgenti registrati al
pronto soccorso negli ultimi giorni, producendo - spiega sempre
il Santa Maria - un raggruppamento di persone difficile da
gestire in sicurezza.
"Se ad aprile, nel periodo più critico, registravamo un media
di 34 accessi ora siamo già saliti a 86" spiega Parisi.
Allungati di conseguenza i tempi di attesa, talvolta sopra
l'ora, anche in considerazione del fatto che il personale
continua ad essere impegnato su due percorsi, Covid e non, e che
le procedure di sicurezza vigenti richiedono necessariamente più
tempo.
"Ricordiamo che l'emergenza Covid-19 non è terminata -
conclude Parisi - e che il rischio di contagio tra persone
asintomatiche è reale e rischia di vanificare gli sforzi finora
fatti per contenere la diffusione del virus. Facciamo quindi
appello al buon senso dei cittadini affinché non dimentichino
che è fondamentale rivolgersi al pronto soccorso solo per
urgenze ed emergenze e per problemi non risolvibili dai medici
di famiglia o di continuità assistenziale e non differibili come
gravi traumi, eventi cardiovascolari e altri casi di immediato o
potenziale pericolo di vita". (ANSA).
Triplicati accessi pronto soccorso Terni
Soprattutto ordinari, per responsabile "è emergenza"