Umbria

Diffuso fumo passivo ambito domestico

Emerge da quadro diffuso da Usl in giornata non fumatori

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 10 GEN - E' ancora "rilevante" in Umbria l'esposizione al fumo passivo in ambito domestico. E' quanto emerge dal quadro diffuso in occasione della giornata nazionale per i diritti dei non fumatori, il 10 gennaio, dai servizi di Epidemiologia delle aziende sanitarie Usl Umbria 1 e 2 in base agli ultimi dati della sorveglianza di popolazione Passi (2015-'18).
    Riguardo all'esposizione al fumo passivo in ambito domestico, il 73% degli intervistati dichiara che nella propria abitazione è rispettato il divieto di fumo. Un'abitudine mantenuta anche fra coloro che vivono in case in cui sono presenti minori di 15 anni, dove "solo il 79%" - si legge in una nota diffusa dall'Usl 1 - dichiara di rispettare il divieto di fumo. Con l'Umbria che mostra percentuali più basse di case "libere da fumo" rispetto alla media italiana (83%).
    L'86% delle persone da 18 a 69 anni riferisce poi che il divieto di fumo è rispettato nei locali pubblici e il 91% lo è sempre o quasi sul luogo di lavoro. Le percentuali di percezione del rispetto del divieto sono inferiori rispetto al dato medio nazionale (rispettivamente 91% nei locali pubblici e 93% sul luogo di lavoro).
    Come per il fumo attivo, anche quello passivo è considerato causa di patologie respiratorie, cardiovascolari e di tumore al polmone. Per passivo si intende il fumo prodotto dai fumatori attivi e respirato da soggetti non fumatori che condividono gli stessi ambienti. Con l'entrata in vigore della legge 3/2003 "Tutela della salute dei non fumatori" l'Italia è stata il primo grande Paese europeo a introdurre una normativa per regolamentare il fumo in tutti i luoghi chiusi pubblici.
    L'importanza di rispettare il divieto e le limitazioni nei luoghi di lavoro e nei locali aperti al pubblico, tramite leggi e regolamenti, è fortemente raccomandata in quanto - prosegue la nota - si è dimostrata capace di ridurre l'esposizione al fumo passivo ed il numero di sigarette fumate quotidianamente e di aumentare il numero di fumatori che smettono di fumare.
    L'andamento nel tempo del rispetto del divieto in Umbria - spiega ancora l'Usl 1 - va, comunque, verso il miglioramento sperato.
    Il sistema di sorveglianza di popolazione Passi (2015-'18) è attivo dal 2008 ed è quindi possibile verificare l'andamento dei fenomeni in oltre un decennio. Per quanto riguarda la percezione del rispetto del divieto di fumare in luoghi pubblici sia per il fumo in ambiente domestico, in Umbria, come in Italia, si assiste ad un andamento favorevole con un miglioramento di circa 10 punti percentuali. È presumibilmente l'effetto - viene spiegato - di un passaggio culturale che, a partire dalla legge sul divieto nei luoghi pubblici, conduce attraverso una maggiore consapevolezza dei danni del fumo passivo all'astensione dal fumo negli ambienti di vita pubblici e privati. (ANSA).
   

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