(ANSA) - PERUGIA, 6 DIC - Stili di vita inappropriati, stress
e alimentazione non corretta e obesità, sono le principali cause
del reflusso esofageo, patologia in costante e per la quale
mille e 500 pazienti sono seguiti dall'ospedale di Perugia. E'
quanto emerso dal convegno "Hot topics nelle malattie
dell'apparato digerente", che si è svolto il 6 dicembre,
nell'aula Montalcini del Santa Maria della Misericordia.
Gli esperti hanno sottolineato come si sia osservato che una
percentuale, seppure ridotta di pazienti, ha una predisposizione
per trasformare la malattia in precancerosa, il cosiddetto
esofago di Barret. E' stato questo uno dei temi di cui si sono
occupati specialisti gastroenterologi dell'Azienda ospedaliera
di Perugia - è detto in un suo comunicato - e responsabili dei
centri di endoscopia più quotati in Italia. La struttura di
endoscopia, della quale è referente il dott. Raffaele Manta,
direttore scientifico del convegno, che ha visto la
partecipazione anche di anatomopatologi, chirurghi e internisti,
ha preso in esame oltre 1.500 pazienti in un anno, con
interventi endoscopici per 30 di loro, di età tra 35 e 55 anni,
e con la necessità di essere seguiti in follow up scadenzati.
"Le pratiche sempre più affinate, utilizzando strumentazione di
ultima generazione, sono necessari per la malattia dell'esofago
di Barret - sottolinea Manta - e capaci di fare diagnosi e
terapia al tempo stesso".
Ai convegnisti ha portato il saluto dell'Azienda ospedaliera
il commissario straordinario Antonio Onnis. "Mi compiaccio per
l'alta partecipazione di professionisti di più discipline - ha
affermato - e per il l'elevato livello tecnico scientifico per
garantire la migliore assistenza per patologie in così forte
espansione. Il vostro è un segnale forte per ribadire la
necessità del costante confronto a tutto vantaggio del
cittadino-utente".
Un focus sempre di grande attualità ha riguardato la gestione
dei "polipi gastrici" con tecniche di resezione sempre più
affinate che hanno permesso alla struttura di Gastroenterologia
del Santa Maria della Misericordia di "incrementare in maniera
importante" il flusso di pazienti provenienti da fuori regione.
Infine una sezione è stata dedicata, per la prima volta in un
convegno scientifico di livello nazionale, al ruolo
dell'infermiere di endoscopia coordinata dai medici Rita
Conigliaro di Modena, Andrea Galli di Firenze e Matteo Pirro di
Perugia, in collaborazione con gli infermieri della struttura di
endoscopia dell'Azienda ospedaliera di Perugia Goffredo Pompei,
Cristina Piferotti e Mirco Gaggiotti, e Francesca Tarantini del
Campus Biomedico di Roma. (ANSA).
Convegno malattie apparato digerente
Stress e alimentazione "cause" reflusso esofageo