Umbria

Confronto sul punto nascita di Pantalla

Commissario Usl 1 e assessore Bartolini incontrano i sindaci

Redazione Ansa

(ANSA) - TODI (PERUGIA), 17 LUG - Il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza e l'assessore regionale alla Sanità Antonio Bartolini hanno incontrato tutti i sindaci dei comuni della Media Valle del Tevere nella sala riunione del presidio ospedaliero di Pantalla per discutere del futuro del punto nascita e delle prospettive dell'ospedale.
    Erano presenti all'incontro anche il direttore regionale sanità Luigi Rossetti e il commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera di Perugia Antonio Onnis, il direttore del presidio ospedaliero Teresa Tedesco e quello del distretto sanitario Maria Donata Giaimo.
    Nel corso dell'incontro - del quale riferisce l'Usl 1 - è stata resa nota la posizione del ministero della Salute in merito alla deroga che consente alla Regione di mantenere aperto il punto nascita. L'assessore Bartolini, dopo avere ascoltato le istanze dei sindaci della Media Valle del Tevere, si è impegnato a proporre alla Giunta regionale di richiedere al ministero della Salute un riesame del parere negativo adottato in merito alla prosecuzione dell'attività del punto nascita.
    In particolare i sindaci hanno rilevato che la chiusura non appare corredata da una strategia di lungo periodo che possa garantire in modo stabile i servizi per i cittadini del territorio.
    "Ho accolto positivamente le istanze dei sindaci - ha affermato Bartolini - sottolineando come in Conferenza regioni è stato sollevato il problema dei punti nascita come questione nazionale e chiederò che all'interno del redigendo patto della salute vengano riviste le soglie numeriche attualmente prese come riferimento".
    "Al di là delle questioni autorizzative - ha sottolineato il commissario Luca Lavazza - rimane forte la situazione di emergenza nella quale si trovano tutti i gruppi professionali che garantiscono l'apertura del punto nascita, in particolare ginecologi ma anche ostetriche e pediatri. Tale situazione è determinata da pensionamenti, trasferimenti e malattie che non hanno trovato ad oggi compensazioni nei tradizionali strumenti concorsuali e attraverso procedure di reclutamento straordinarie (problematica comune a tutte le regioni italiane). Ad oggi la turnazione viene garantita grazie alla disponibilità di professionisti provenienti da altre strutture aziendali e da altre strutture regionali. In assenza di soluzioni positive a questa drammatica situazione permane il rischio di temporanea chiusura del servizio durante i mesi estivi". (ANSA).
   

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