Umbria

Buoni risultati Centro ferite difficili

Struttura Usl 1 ha tracciato bilancio un anno di attività

Redazione Ansa

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 8 GIU - Ad un anno dall'avvio della sua attività, al Centro di riferimento regionale per le ferite difficili di Assisi, diretto da Marino Cordellini, il lavoro multidisciplinare di equipe (condiviso con internisti diabetologi, nefrologi, cardiologi), associato all'impiego delle tecnologie più moderne, ha permesso di creare un percorso di presa in carico e di gestione del paziente che ha portato a risultati clinici considerati "eccellenti" in termini di numero di prestazioni, di qualità erogata e di soddisfazione del paziente.
    I dati dell'attività sono stati resi noti nel corso di un incontro che si è svolto presso il Comune di Assisi.
    Nel 2018 il Centro dell'Usl 1 - si legge in un suo comunicato - ha eseguito 137 interventi di chirurgia riguardanti le ferite difficili e 500 ambulatoriali e di day surgery.
    Dall'inizio delle attività, inoltre, si sono messi a regime i "punti di forza" del progetto rappresentati dalle sinergie che si sono create tra le varie strutture regionali. Nel frattempo sono entrati a regime le collaborazioni con le varie strutture regionali. In particolare l'accordo con l'azienda Ospedaliera di Perugia ha portato infettivologi, esperti di piede diabetico e ortopedici ad operare all'interno del presidio di Assisi, mentre i medici della Chirurgia ricostruttiva della Usl Umbria 1 svolgono regolare attività ambulatoriale e chirurgica al Santa Maria della Misericordia di Perugia in collaborazione con l'Unità spinale, la Chirurgia vascolare e quella pediatrica.
    "Interessante" è considerata anche la collaborazione con la Usl Umbria 2, con "continuo interscambio" di pazienti che vengono operati ad Assisi e poi seguiti nelle strutture ambulatoriali di Foligno.
    In occasione dell'incontro, inoltre, sono state gettate le basi per una collaborazione con l'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni in modo da poter realizzare una vera e propria rete regionale.
    Nel futuro, oltre all'implementazione della collaborazione tra le aziende sanitarie regionali, è prevista l'ottimizzazione del rapporto tra gli ospedali ed il territorio, dove già da ora i medici della Chirurgia ricostruttiva svolgono regolare attività assistenziale in strutture come il Palazzo della Salute di Bastia i poliambulatori di Perugia piazzale Europa e di Ponte San Giovanni.
    Ad Assisi è poi in atto un progetto pilota con la casa di riposo Andrea Rossi per la cura dei pazienti non autosufficienti presenti che sviluppano lesioni da pressione. (ANSA).
   

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