Umbria

Tra residenti Usl 1 più attività fisica

Situazione "confortante" anche rispetto media nazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 6 APR - I cittadini residenti nel territorio dell'Usl Umbria 1 sono "i più attivi" dell'intera regione. E anche rispetto alla media nazionale la situazione è "confortante". Emerge dai dati diffusi in occasione della giornata mondiale dell'attività fisica dal servizio Epidemiologia del dipartimento di prevenzione della stessa Usl.
    Secondo le stime, infatti, risulta sedentario un bambino su sei, un 18-69enne su cinque e un anziano su tre.
    L'inattività fisica - in base ai dati della Usl - cresce con l'aumentare dell'età ed è più frequente nelle donne, in chi possiede un basso livello di istruzione e in chi dichiara maggiori difficoltà economiche.
    Tra i 18-69enni residenti nel territorio dell'azienda sanitaria, il 18% non fa attività fisica, valore definito "significativamente più basso" rispetto al 22% dell'Umbria e al 34% dell'Italia.
    Inoltre, il dato aziendale mostra una sostanziale stabilità nel tempo, a differenza di quanto avviene a livello nazionale, dove il trend della sedentarietà appare "in continua e significativa crescita".
    La Usl ha ricordato in un comunicato che lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio (tumori, malattie cardiovascolari, depressione, eccesso di peso). I medici di medicina generale consigliano sempre più ai loro pazienti di fare regolarmente attività fisica sia a scopo preventivo sia terapeutico, riservando particolare attenzione a coloro che presentano maggiori condizioni di rischio. Anche questo comportamento risulta migliore rispetto alla media italiana. Più di un terzo dei 18-69enni umbri, infatti, ha ricevuto da un medico il consiglio di praticare più attività fisica. La percentuale aumenta tra coloro che soffrono di obesità (59%), tra chi ha almeno una patologia cronica (52%) e tra gli anziani (meno di uno su due).
    Il numero di persone che svolge regolarmente attività fisica è un risultato "confortante" per la Usl Umbria 1, spiegano la responsabile dell'Epidemiologia Carla Bietta e la coordinatrice della rete Promozione della Salute Erminia Battista, ma "non bisogna affatto abbassare la guardia rispetto al fenomeno della sedentarietà". Per questo vengono continuamente messe in campo nuove iniziative al fine di sensibilizzare la popolazione al movimento.
    Nel territorio della Usl Umbria 1 è attivo da tempo l'intervento di comunità La Salute che Cammina con il Piedibus del Ben Essererivolto ai diversi target di popolazione (dalla scuola alla terza età), finalizzato a promuovere attività fisica e salute attraverso camminate laboratoriali. È realizzato dalla rete integrata per la promozione della salute, costituita da vari servizi aziendali, stakeholder esterni e cittadini volontari. (ANSA).
   

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