Umbria

Ospedale Narni primo per umanizzazione

In base indagine condotta da Agenzia nazionale servizi sanitari

Redazione Ansa

(ANSA) - NARNI (TERNI), 26 OTT - Processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona 9.7/10 (media regionale: 8.7); accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura 9.3/10 (8.5); accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza 9.4/10 (8.5); cura della relazione con il paziente e con il cittadino 9.6/10 (8.4): nelle quattro aree di indagine, strutturate in oltre cento sottosezioni per ottenere una valutazione più puntuale ed approfondita, prese in esame dall'Agenas, Agenzia nazionale dei servizi sanitari, sul grado di umanizzazione degli ospedali per l'anno 2017, il presidio di Narni, con una media di 9.5 su 10 ed una media regionale che si attesta al 8,5, risulta la prima struttura in Umbria per livello di umanizzazione, accoglienza, accesso alle informazioni, relazioni con il paziente e vivibilità.
    Secondo l'Usl 2 i risultati "confermano l'ottimo livello dei servizi erogati in termini di qualità, sicurezza, efficacia ed efficienza, la puntuale organizzazione messa in campo in questi anni e soprattutto confermano un rapporto proficuo e di fiducia tra utenti ed operatori sanitari". L'ospedale di Narni si colloca quindi al gradino più alto del podio regionale, con "grande soddisfazione" della direzione medica di presidio e del personale che vi opera, che - si legge ancora nella nota - fornisce "prestazioni sanitarie ed assistenziali di qualità non trascurando gli aspetto emotivo-relazionali e l'accoglienza agli utenti".
    Il direttore generale della Usl Umbria 2 Imolo Fiaschini ringrazia quindi "tutto il personale, medici, infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi, tecnici, volontari dell'ospedale di Narni, che si impegnano quotidianamente per mantenere molto elevata la qualità dei percorsi assistenziali, mostrando grande professionalità, dedizione ed attenzione anche sulle relazioni umane che consentono alla persona malata di affrontare la patologia con maggiore forza, fiducia e determinazione". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it