Umbria

Medicina dolore, Terni all'avanguardia

Formalizzata presidenza Aisd del professor Stefano Coaccioli

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 9 LUG - L'ospedale Santa Maria di Terni all'avanguardia nella lotta contro la sofferenza fisica dei pazienti: a testimoniarlo, la formalizzazione della presidenza dell'Aisd, l'Associazione italiana per lo studio del dolore, del professor Stefano Coaccioli, direttore della Clinica medica - Reumatologia e terapia medica del dolore. Il riconoscimento, arrivato in occasione del 41/o congresso Aisd che si è svolto a giugno a Roma, è un traguardo che arriva dopo la certificazione europea ricevuta nel 2016 dalla European League Against Pain e a coronamento di un iter durato anni.
    Al professor Coaccioli, che è anche direttore del dipartimento di Medicina e specialità mediche all'ospedale di Terni e titolare delle cattedre di medicina interna, semeiotica medica e medicina del dolore dell'Università di Perugia, si deve il primo 'Codice etico per il dolore' al mondo, pubblicato nel 2012 sullo European Journal of Pain.
    A lui si devono, inoltre, l'organizzazione nel 2017 del primo Pain Day a Terni, con rilevazione e caratterizzazione delle diverse tipologie di dolore, e il Narni Pain Study, la prima indagine epidemiologica sul dolore cronico mai realizzata in Italia, che è stata condotta nel 2014 su oltre ottomila residenti Narni.
    "Insieme all'impegno profuso da Coaccioli - ha commentato stamane, nel corso di una conferenza stampa, il direttore generale del Santa Maria, Maurizio Dal Maso - il riconoscimento premia l'ospedale ternano nel suo complesso, che è impegnato da anni nel combattere la sofferenza fisica acuta e cronica".
    Secondo il professor Coaccioli, c'è stato negli anni "un cambiamento culturale che ha trasformato l'approccio del medico e il concetto di cura. Un dolore non rilevato e non trattato - continua - compromette tanto la qualità della vita quanto il percorso di cura, riducendo la tolleranza ai trattamenti e provocando depressione, complicanze sistemiche ed isolamento sociale". Ora, conclude il luminare, "è soprattutto nell'ambito del dolore cronico che vanno orientati gli sforzi della sanità pubblica". (ANSA).
   

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