Umbria

Un protocollo per il benessere degli studenti adottati

(V.: "Regione celebra 20 anni servizi..." delle 11.56)

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 23 NOV - "Nelle scuole dell'Umbria il numero degli alunni adottati risulta piuttosto consistente, da richiedere il prosieguo di una serie di interventi avviati a sostegno del percorso scolastico che notoriamente rappresenta una prima tappa fondamentale nella crescita e nella costruzione dell'identità di ogni bambino": lo ha detto l'assessore regionale alle Politiche sociali, Luca Coletto, intervenendo all'iniziativa organizzata a Perugia sul tema delle adozioni.
    "La Giunta regionale - ha annunciato Coletto - ha approvato il nuovo 'Protocollo d'intesa in materia in materia di benessere scolastico delle studentesse e degli studenti adottati', che sarà sottoscritto a breve da tutti i soggetti proponenti e che avrà la durata di anni tre a decorrere dalla data della sottoscrizione". Oltre alla Regione Umbria, i soggetti firmatari sono i Comuni di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Usl Umbria 1 e 2, Ufficio scolastico regionale, Care-Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete.
    "In molti casi, soprattutto per i bambini adottati internazionalmente - ha spiegato l'assessore, secondo quanto riferisce una nota della Regione - il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai sei anni. Per la natura complessa che presentano questi alunni adottati, il successo educativo dipende dalla collaborazione sinergica di tutti gli attori e per questa ragione è decisa e va consolidata, sia culturalmente sia operativamente, la rete dei soggetti coinvolti".
    "In tal senso - ha concluso - la definizione di protocolli operativi costituisce un elemento fondamentale per la costruzione di un sistema integrato di servizi volti all'accompagnamento dei minori adottati e delle coppie di genitori adottivi nel loro percorso di inserimento/integrazione sociale e scolastica, al fine di favorire un equilibrato sviluppo della persona".
    "C'è da considerare inoltre - ha evidenziato - che l'evoluzione della normativa nazionale in materia di adozioni nazionali ed internazionali ha apportato, negli ultimi anni, modifiche ed integrazioni sostanziali alla disciplina ed alle procedure adottive delineate dalla Legge 4 maggio 1983, n. 184, introducendo nuovi adempimenti e modalità che rafforzano le esigenze di relazione ed integrazione tra i soggetti pubblici e privati chiamati a concorrere alla sua attuazione". (ANSA).
   

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