Umbria

Sanità: istituito Tavolo tecnico su antibiotico-resistenza

Coordinato da Servizio prevenzione della Regione

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 NOV - Coordinare e programmare le azioni di contrasto alla resistenza agli anti-microbici, un fenomeno naturale che ha assunto i caratteri di una emergenza sanitaria, a causa di un eccessivo e spesso improprio uso degli antibiotici è l'obiettivo del Tavolo tecnico regionale per il contrasto alla antibiotico-resistenza, ricostituito nei giorni scorsi.
    "La principale conseguenza di questa situazione è che risulta possibile acquisire infezioni batteriche per le quali non esistono opzioni terapeutiche efficaci, con importanti risvolti negativi in termini di mortalità e costi sociali" si spiega in un comunicato della Regione. "In Italia la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa - prosegue la nota -, sia a livello umano che veterinario: secondo i dati dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel nostro Paese, ogni anno, dal 7 al 10% dei pazienti va incontro a un'infezione batterica multiresistente con migliaia di decessi, mentre le infezioni correlate all'assistenza colpiscono ogni anno circa 284.100 pazienti causando circa 4.500-7.000 decessi".
    Il Tavolo tecnico regionale, coordinato dal Servizio prevenzione, sanità veterinaria e sanità animale della Regione Umbria e composto da specialisti delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, dell'Università di Perugia e dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche, recepisce le strategie del Piano nazionale di vontrasto alla sntibiotico-resistenza (Pncar) al fine di applicare le linee di intervento e le specifiche indicazioni operative attraverso un approccio "One Health" (Uomo-Animale-Ambiente), definite "modalità imprescindibile per affrontare quella che ormai, a livello internazionale, è considerata una delle più gravi minacce per la salute e lo sviluppo globale".
    Le attività del Tavolo sono volte migliorare i livelli di consapevolezza e di informazione-educazione nei professionisti della salute, nei cittadini e negli stakeholders, a rafforzare la sorveglianza e la prevenzione in campo umano e veterinario delle infezioni batteriche, promuovere l'uso appropriato degli antibiotici, ridurre la frequenza delle infezioni causate da germi resistenti, promuovere innovazione e ricerca in questo campo oltre che migliorare la consapevolezza ed il senso di responsabilità della popolazione per questo importante problema.
    (ANSA).
   

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