Umbria

"Solar Attack" Regione contro la crisi energetica

Manovra per gli investimenti delle imprese in rinnovabili

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 09 NOV - Per affrontare la crisi energetica la Regione Umbria ha annunciato "Solar Attack", la nuova manovra per gli investimenti delle imprese in rinnovabili. Che - è stato evidenziato - ha tutti i requisiti per definirsi "la più grande manovra in favore dell'energia che la Regione abbia mai fatto".
    L'obiettivo centrale della manovra sarà quindi di incentivare fortemente l'autoconsumo delle aziende, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici e accumuli, che la presidente della Regione Donatella Tesei ha definito "investimenti fondamentali per permettere alle imprese di affrontare il momento contingente della crisi energetica, ma anche i prossimi decenni, in cui la transizione energetica non sarà più una opzione ma un percorso necessario".
    "L'amministrazione - ha sottolineato - ha fatto una scelta di campo importante decidendo di orientare, in maniera consistente, le prime risorse che arriveranno dalla Commissione europea per il nuovo ciclo di programmazione al tema dei temi, ossia l'energia. Siamo fiduciosi che questa scelta sarà vincente e che le imprese ne comprenderanno il valore e sfrutteranno al meglio questa opportunità".
    A presentare le caratteristiche tecniche della manovra è stato l'assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni.
    "Per prima cosa, seguendo le orme dello Smart Attack, una misura a supporto della transizione digitale del tessuto imprenditoriale che ha riscosso particolare successo - ha detto -, anche il Solar Attack prevederà incentivi diversi a seconda della taglia dell'investimento".
    Le pmi potranno infatti presentare domanda per tre riserve diverse: small, per impianti fino a 75kWp di potenza, medium da 75kWp a 150 kWp e large per impianti sopra i 150kWp. Daranno quindi vita a tre graduatorie diverse e gli impianti saranno incentivati, a seconda della taglia, in maniera differente.
    In particolare, per lo small - è stato detto - le imprese potranno scegliere tra un fondo perduto del 40% per l'impianto fotovoltaico e del 25% per gli accumuli o un finanziamento del 50% dell'investimento con una remissione del debito pari al 25% dell'investimento. Per il medium sarà possibile invece richiedere un fondo perduto del 35% per fotovoltaico e del 20% per le batterie o alternativamente un finanziamento con remissione del debito del 22,5% rispetto all'investimento.
    Infine, al large sarà destinato o un fondo perduto del 30% su fotovoltaico e del 15% su batterie, oppure alternativamente un finanziamento agevolato con remissione del debito del 20% dell'investimento.
    Per quanto riguarda la procedura di valutazione dell'avviso - è stato sottolineato -, si è puntato a una forte semplificazione amministrativa, con criteri di merito che saranno dichiarati in fase di domanda e permetteranno un rapido esame.
    L'assessore ha quindi specificato "che per la prima volta si cercheranno di raggiungere concretamente le realtà anche più piccole, facendole 'competere' con quelle che stanno investendo su impianti di taglie similari, evitando quindi di mettere sullo stesso piano grandi investimenti e grandi imprese, con realtà più dimensionate".
    L'assessore ha inoltre rilevato che "c'è poi la possibilità di scegliere tra fondo perduto e finanziamento, la scelta di tener conto di quanto sia energivora un'impresa e supportare, in primis, chi è stato più colpito dalla crisi energetica, la possibilità di includere nel progetto, per la prima volta in assoluto, gli accumuli e di realizzare gli impianti non solo sui tetti ma anche a terra e sulle pensiline". (ANSA).
   

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