(ANSA) - PERUGIA, 14 AGO - L'Umbria continuerà ad essere
collegata alla direttissima alta velocità di Firenze per
raggiungere Milano in poco più di tre ore, Torino in un'ora in
più, con ritorno serale, non solo con il Frecciarossa per la
stazione di Orte e serve una parte "importante" del centro sud
regionale ma, anche con quello di Perugia, così come peraltro
era previsto nel contratto di servizio che la Giunta regionale
aveva stipulato con Trenitalia, subordinandolo al rispetto delle
previsioni economico-finanziarie per evitare sbilanci di
esercizio e conseguenti rilevanti aggravi di costi a carico
dell'Amministrazione regionale come già avvenuto negli anni
passati. La Giunta regionale - ha reso noto l'assessore Enrico
Melasecche - ha anche disposto il subentro dell'Agenzia unica
regionale, a partire dal primo settembre, nella titolarità,
gestione, controllo, verifica e monitoraggio di tale contratto.
La spesa necessaria per il prolungamento del servizio, fino al
31 dicembre - ha reso noto la Regione -, ammonta a 550.000 euro
che sono stati trasferiti dalla Regione all'Agenzia.
"Previsioni di spesa quindi rispettate - viene sottolineato -,
e, ad oggi, non si riscontra il rischio di fattori negativi
rispetto alla stima che possano condurre ad un ulteriore
peggioramento del saldo a carico della Regione. Anzi, al
contrario, Trenitalia ha comunicato ufficialmente
l'applicabilità di uno sconto sul pedaggio per il primo
trimestre 2022 che porterà ad un relativo minor costo per i
primi mesi dell'anno in corso. E dunque la Giunta regionale, su
proposta dell'assessore alle infrastrutture e trasporti, ha dato
il via libera all'estensione fino al 31 dicembre 2022 dei
servizi di media lunga percorrenza interregionali Perugia-Arezzo
e viceversa in continuità con i servizi ferroviari AV da-verso
Milano-Torino. Ma non solo perché la stessa Agenzia regionale,
come è noto, ha anche il mandato per espletare, entro la fine
dell'anno, la procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento,
a decorrere dal 1 gennaio 2023, di questo servizio per gli anni
a venire, consolidandolo in modo definitivo rispetto alla
sperimentazione che ha caratterizzato questo primo periodo dal
2018 ad oggi".
"Prosegue quindi regolarmente, con la delibera - ha
sottolineato Melasecche -, la riorganizzazione complessiva
dell'intero comparto dei trasporti dell'Umbria con il
trasferimento dell'ultimo contratto che aveva la Regione in
portafoglio, con un ulteriore minor esborso dell'Iva di circa
230 mila euro, ma in totale, una volta completato nei prossimi
mesi il trasferimento degli altri contratti di province e
comuni, ad una minor spesa di circa 10 milioni all'anno,
contribuendo quindi al risanamento indispensabile rispetto
all'elevato deficit prodotto in passato, con vicende dolorose
quanto indecorose, con penali pesantissime che gravano ancor
oggi sul bilancio degli umbri".
Il progetto di legislatura prevede per il settore trasporti
"il ritorno alla massima efficienza nei servizi erogati
unitamente ad una indispensabile economicità che, abbinate,
consentono fra l'altro non solo di continuare ad investire sulla
qualità dei trasporti dell'Umbria, con misure fondamentali per
il suo sviluppo e per la coesione sociale come, ad esempio, il
rilancio dell'aeroporto e la realizzazione dell'Air link per
rendere meglio fruibile tale opportunità a tutta la regione
grazie all'utilizzo integrato treno+ autobus, ma anche la Carta
Tutto Treno per le migliaia di pendolari che lavorano fuori
regione e il consolidamento del Frecciarossa di Perugia che
contribuisce a rompere il nostro isolamento atavico".
"Solo grazie alla gara limpida e trasparente in corso di
predisposizione - ha sottolineato l'assessore -, nonostante le
resistenze conservatrici di alcuni settori del sindacato e di
alcuni partiti, l'Umbria potrà finalmente superare la fase
burrascosa che l'ha vista negli ultimi quindici anni regredire,
con la chiusura della Ferrovia centrale umbra, che andiamo
completamente a riaprire, con la necessitata totale
privatizzazione del Tpl ad iniziativa della giunta precedente
che non riusciva neanche a pagare gli stipendi ai dipendenti di
Umbria Mobilità, con la recente creazione dell'Agenzia, dopo una
lunghissima quanto sofferta trattativa con le banche per trarre
la società partecipata dal fallimento. Coloro che cercano in
tutti i modi di ostacolare questo processo virtuoso dovrebbero
ricordare le proprie responsabilità su quanto accaduto, ma anche
sulla enorme differenza fra le precedenti società, Apm, La
Spoletina, Atc ed Fcu i cui consigli di amministrazione aveva la
vecchia politica costipato di decine e decine di politici e
sindacalisti, spesso del tutto incompetenti, rispetto
all'amministratore unico di Umbria Mobilità nominato da questa
giunta. Un rapporto di 20 a uno. Ridicola infine l'accusa di
ritorno al passato da parte di chi resiste con un
pansindacalismo esasperato per ragioni esclusivamente
corporative, ormai fuori dalla storia. I processi in corso in
questi anni, i cui atti tutti i cittadini dovrebbero leggere,
spiegano meglio di qualsiasi altro argomento la differenza fra i
nostalgici del passato rispetto a chi lavora seriamente per il
futuro". (ANSA).
Regione: trasferito ad Agenzia contratto Frecciarossa
Melasecche, Umbria sempre collegata ad alta velocità ferroviaria