Umbria

Ipotesi inizio 2028 per operatività termovalorizzatore

Previsto dal Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 16 GIU - Potrebbe iniziare la sua operatività già il primo gennaio 2028 il termovalorizzatore, con capacità limitata a 160 mila tonnellate all'anno, previsto in Umbria come da Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti. Questa la nuova data ipotizzata, in precedenza era il 2030, per la messa in esercizio dell'impianto.
    L'annuncio è stato fatto durante la presentazione del Piano da parte della presidente della Regione, Donatella Tesei, e del vicepresidente e assessore all'Ambiente, Roberto Morroni.
    Tesei, relativamente alle polemiche per la sua realizzazione, ha sostenuto che "non hanno senso". "Perché - ha aggiunto - le cose bisogna conoscerle e oggi questi impianti sono all'avanguardia, non sono impattanti. Le nuove tecnologie hanno superato le problematicità che prima c'erano. Del resto, mi pare che sia su scala europea che nazionale questi sono temi che vanno affrontati perché il ciclo dei rifiuti non si chiude completamente e c'è sempre il problema del conferimento in discarica. Per l'esigenza della nostra regione credo che in questo modo ci mettiamo al sicuro per i prossimi 30 anni".
    Relativamente ai tempi, da quanto previsto dal piano, l'Auri (l'Autorità regionale per i rifiuti e l'idrico) avvierà entro quattro mesi dall'approvazione del Piano rifiuti, tramite avviso pubblico di manifestazione di interesse, la procedura e la progettazione, realizzazione e gestione dell'impianto di incenerimento con recupero energetico.
    Il luogo dove sorgerà - è stato spiegato - sarà individuato escludendo le aree non idonee a impianti di termovalorizzazione.
    L'Auri affiderà poi la realizzazione dell'impianto entro diciotto mesi dall'approvazione del Piano rifiuti.
    Dalla data di messa in esercizio dell'inceneritore (2028) verrà interrotto il conferimento in discarica dei rifiuti derivanti dal ciclo di quelli urbani che sono previsti essere recuperati dal punto di vista energetico.
    "Puntiamo a un impianto che soddisfi le necessità regionali" ha poi sottolineato Morroni. "Autosufficienza regionale - ha aggiunto - significa che anche l'impianto di termovalorizzazione è calibrato per dare risposta a quello che è il fabbisogno della gestione dei rifiuti dell'Umbria. E il tema dell'autosufficienza impronta tutta la gestione del ciclo dei rifiuti per quanto attiene naturalmente la gestione degli impianti pubblici".
    Anche Morroni si è soffermato sulle polemiche per la costruzione dell'impianto. "L'inceneritore con la valorizzazione energetica - ha detto - è un tassello fondamentale che ci permette la chiusura del ciclo. Lo abbiamo inserito in via residuale naturalmente perché l'obiettivo prioritario è di spingere sul recupero di materia coerentemente a quelli che sono anche gli indirizzi della programmazione comunitaria.
    L'inceneritore ci permetterà di ottimizzare i rifiuti e far sì che questi diventino, come lo sono già da molti lustri nelle zone più avanzate d'Europa e del nostro Paese, un'opportunità. E noi vogliamo che anche l'Umbria si incammini lungo questa strada". (ANSA).
   

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