Umbria

Regioni Ue-Onu per minor rischi disastri

Marini, servono più prevenzione, nuove tecnologie e investimenti

Redazione Ansa

"Il clima e il maltempo dominano la tematica dei rischi come mai prima e hanno causato il 90% di tutte le calamità registrate" nell'ultimo periodo. A un anno dalla firma di un piano d'azione congiunto, e alla vigilia della Giornata internazionale per la riduzione del rischio da disastri naturali, il Comitato europeo delle Regioni (CdR) e l'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi (Unisdr) tracciano un primo bilancio della loro collaborazione.
    L'occasione è data da una conferenza organizzata nel quadro della Settimana europea delle Regioni e delle città, che segue di 24 ore l'adozione da parte della Plenaria del CdR di un parere sulla messa a norma antisismica delle infrastrutture europee, firmato dal consigliere regionale della Basilicata Vito Santarsiero.
    Il lancio di una campagna per rendere le città più resilienti, che "coinvolge centinaia di centri urbani in Europa" è "uno dei risultati" della collaborazione fra CdR e Unisdr, spiega il segretario generale dell'ufficio Onu Robert Glasser.
    "Dal 2005 i disastri naturali sono costati più di 100 mld in tutto il continente" ha sottolineato la commissaria Ue alle Politiche regionali Corina Cretu.
    Per ridurre l'impatto dei rischi naturali sui cittadini fino al 2030 servono "più prevenzione ma anche azioni ordinarie di edilizia", usando "nuove tecnologie ma anche investimenti di risorse, a cominciare dai fondi strutturali" ha evidenziato la governatrice dell'Umbria Catiuscia Marini.
    Durante il convegno è stata illustrata dal professore dell'Università della Basilicata Angelo Masi la campagna informativa di Anpas, Protezione civile e Ingv "Io non rischio".
    "Fare in modo che la consapevolezza dei pericoli da parte dei cittadini diventi sempre più comportamento attivo sarà la reale svolta per ridurre il rischio da disastri", ha detto. (ANSA).
   

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