Umbria

Commercio: in II commissione integrazioni al regolamento

Al documento allegate alcune raccomandazioni proposte dal M5s

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 11 APR - Con il voto unanime dei presenti (Mancini, Castellari, Rondini, Puletti-Lega, Bianconi-Misto e De Luca-M5s) la Seconda commissione consiliare regionale, presieduta da Valerio Mancini, ha espresso parere favorevole sulla proposta di integrazioni al regolamento regionale in materia di commercio (legge regionale 10/2014 -Testo unico del commercio) predisposte dalla Giunta.
    Al documento dell'Esecutivo sono state allegate alcune raccomandazioni proposte da Thomas De Luca (M5s) e fatte proprie dalla commissione che riguardano l'inserimento di prescrizioni nel divieto alla libera vendita di alcolici applicando la normativa anche ai punti vendita con distributori automatici e che la stessa vendita sia subordinata all'identificazione fisica dei maggiorenni e di eventuali assuntori già in stato di ebbrezza. Ma anche che azioni, in generale, da parte dei Sindaci o regolamentari, non possano essere rivolte a singoli esercizi commerciali, ma solo ed esclusivamente a zone omogenee che garantiscano la libera concorrenza e prevengano scelte arbitrarie: infine, che ogni disposizione regolamentare sia concordata con i rappresentanti locali delle associazioni di categoria.
    Alla riunione - riferisce una nota della Regione - hanno preso parte, in audizione, oltre al direttore regionale Michele Michelini e altri tecnici dell'assessorato, Federico Fiorucci (Confcommercio) e Giuliano Granocchia (Confesercenti) che, seppure con alcune sottolineature rispetto ad una auspicabile rivisitazione della legge, hanno espresso anch'essi una sostanziale condivisione sul provvedimento.
    Il direttore Michelini ha spiegato che le integrazioni al regolamento del commercio si sono rese necessarie per specifiche richieste dei ministeri dell'Ambiente, Cultura e Sviluppo economico e consistono nell'inserimento di elementi di carattere generale. Michelini si è impegnato a tenere in considerazione le raccomandazioni della Commissione nella rivisitazione del Testo unico su cui l'assessorato sta già lavorando.
    Il presidente Mancini, a margine della riunione, ha espresso soddisfazione per "l'ennesimo voto all'unanimità su atti importanti, segno - ha detto - di un'alta responsabilità nello svolgimento dell'importante ruolo che ognuno di noi svolge all'interno della Commissione. L'auspicio è che le raccomandazioni allegate al parere positivo espresso dai commissari trovino luogo negli atti e, magari, nella rivisitazione del Testo unico del commercio su cui la Giunta sta già lavorando".
    Fiorucci (Confcommercio) ha ribadito la necessità di "modifiche normative ben più ampie nella regolamentazione del settore. Riteniamo - ha detto - che l'aggiunta di principi ispiratori senza una chiara e concreta declinazione in criteri rende il tutto poco operativo perché poi le amministrazioni locali devono trovare un punto di caduta semplice e chiaro per rilasciare i titoli autorizzativi. Bene le modifiche introdotte circa la possibilità di aggiungere divieti o limitazioni dove ci sono motivi di interesse generale, salva la necessità di accordi interforze perché altrimenti, senza azioni di controllo continuative, si tratta di limiti e divieti che le amministrazioni locali non avranno la possibilità di inserire".
    Granocchia (Confesercenti) ha ribadito la condivisione sulle integrazioni al regolamento "perché - ha detto - utili, per i Comuni, per affrontare alcune problematiche in tema regolamentare. Il settore del commercio - ha spiegato - negli ultimi 25 anni ha subìto un processo di iper liberalizzazione che ha portato problematiche soprattutto a quello di prossimità.
    Abbiamo sempre sottolineato la necessità di intervenire per cercare di risolvere problematiche anche attraverso dinamiche nazionali. Spesso le amministrazioni regionali e comunali sono state disattente rispetto ad alcuni temi tra cui la completa liberalizzazione del commercio, il quale settore, oggi, sta attraversando una grandissima crisi economica". (ANSA).
   

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