(ANSA) - PERUGIA, 24 NOV - La Terza commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, si è
riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni per esprimere pareri
sulla "Relazione del garante regionale delle persone sottoposte
a misure restrittive o limitative della libertà personale
sull'attività svolta nel 2021" e sul "Documento di economia e
finanza regionale (Defr) 2023-2025 della Regione Umbria" e per
l'illustrazione della proposta di legge "Qualità del lavoro e
dei servizi di welfare".
Sulla Relazione del Garante - riferisce un comunicato della
Regione - la commissione ha espresso parere favorevole
all'unanimità; relatore in Aula sarà la presidente Pace. Sul
Defr 2023-2025, dopo l'illustrazione del report di sintesi
sull'atto predisposto dalla Giunta regionale, la Terza
commissione ha espresso parere consultivo favorevole a
maggioranza (sì da Lega, FdI, Peppucci-Misto; contrari Pd e
Patto civico). Sulla proposta di legge a firma Pace (Fdi), Fora
(Patto civico), Fioroni (Lega), Bettarelli (Pd), Peppucci
(Misto), Pastorelli (Lega), Bori (Pd) e Mancini (Lega)
l'organismo consiliare ha ascoltato l'illustrazione della
presidente Pace, avviato la redazione delle istruttorie e deciso
la convocazione delle audizioni con le categorie interessate.
Le finalità della legge - ha spiegato la presidente Pace -
prevedono che la Regione garantisca il rispetto dei diritti dei
lavoratori, la legalità del mercato del lavoro, la qualità dei
servizi di welfare erogati dalle organizzazioni private e
promuova l'inserimento nel mercato del lavoro delle persone
svantaggiate e con disabilità.
La Regione, le aziende del servizio sanitario regionale,
PuntoZero scarl, gli enti, le agenzie regionali e le società
soggette alla vigilanza o al controllo della Regione, i Comuni e
gli altri enti locali, nell'affidamento di propri contratti
relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera,
assistenziale e scolastica, nonché ai servizi ad alta intensità
di manodopera, specificano nella documentazione di gara quale
contratto collettivo nazionale e/o territoriale di lavoro dovrà
essere applicato da parte del soggetto aggiudicatario e
utilizzano il criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto
qualità/prezzo, riservando almeno 70 punti su 100 alla
valutazione dell'offerta tecnica e massimo 30 punti su 100 alla
valutazione dell'offerta economica.
Nei casi in cui si effettui un cambio di gestione di un servizio
pubblico gestito da organizzazioni private, la società
subentrante garantisce la permanenza in lavoro del personale già
operante nel medesimo servizio, salvo diversa volontà dei
lavoratori interessati.
E' previsto inoltre che la Regione, le aziende del servizio
sanitario regionale, i Comuni e gli altri enti locali, nel
determinare il valore del costo del lavoro nelle procedure di
affidamento relative ai servizi sociali, socio-sanitari ed
educativi, dovranno utilizzare il tariffario regionale per la
cooperazione sociale. Nelle procedure di affidamento relative ai
servizi sociali, socio sanitari ed educativi la valutazione
dell'offerta tecnica avviene tenendo adeguatamente conto: del
progetto tecnico elaborato per la gestione dei servizi; delle
esperienze maturate nel settore dai soggetti privati che
presentano l'offerta; della capacità di rapporto con il
territorio dimostrata dai soggetti privati che presentano
l'offerta; della validità del progetto di intervento in
relazione agli obiettivi riabilitativi o educativi individuati
dall'ente; della professionalità e della qualificazione dei
lavoratori dei soggetti privati che presentano l'offerta; delle
modalità di coinvolgimento degli utenti e dei loro familiari
adottate dai soggetti privati che presentano l'offerta.
Per garantire l'inserimento nel mercato del lavoro delle persone
con disabilità e svantaggiate, la Regione, le aziende del
servizio sanitario regionale, PuntoZero Scarl, gli enti, le
agenzie regionali e le società soggette alla vigilanza o al
controllo della Regione, nonché gli altri enti locali, riservano
il diritto di partecipazione ad almeno il 20 per cento del
valore delle procedure di appalto e concessione espletate
nell'anno solare ad operatori economici e a cooperative sociali
e loro consorzi, il cui scopo principale sia l'integrazione
sociale e professionale delle persone con disabilità o
svantaggiate e in cui almeno il 30 per cento dei lavoratori sia
composto da lavoratori con disabilità o da lavoratori
svantaggiati.
Le rette dei servizi sociali, socio-sanitari, sanitari ed
educativi devono essere adeguate con cadenza triennale. Per la
componente relativa al costo del lavoro l'adeguamento delle
rette avviene prima dei tre anni in caso di rinnovo del
contratto collettivo nazionale e/o territoriale di lavoro
sottoscritto dalle organizzazioni comparativamente più
rappresentative. La Giunta regionale entro 60 giorni dalla
sottoscrizione del rinnovo contrattuale adegua le rette dei
servizi. (ANSA).
In Terza Commissione legge su qualità del lavoro
Anche parere su relazione del Garante detenuti e Defr