Umbria

Energia: Consiglio Umbria approva documento maggioranza

Discusse le mozioni di M5s, Pd-Patto civico-Misto e Lega

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 27 SET - L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha affrontato nella seduta odierna il tema degli effetti della crisi energetica sull'economia e la società regionale con la discussione unificata scaturita dalla presentazione di tre diverse mozioni sull'argomento, firmate rispettivamente da Thomas De Luca (M5s); Stefano Pastorelli (Lega); Pd-Patto civico e Gruppo misto.
    Dopo l'illustrazione degli atti di indirizzo, al termine degli interventi e dopo una pausa nei lavori per tentare di addivenire ad un unico testo condiviso, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha respinto la mozione del Movimento 5 Stelle (11 no, 7 sì); ha approvato la mozione della Lega con 10 voti favorevoli, 1 contrario (M5S), 6 non votanti (Pd, Patto civico, Misto); voto contrario per l'atto di indirizzo degli altri gruppi consiliari di minoranza (10 no, 7 sì).
    Gli obiettivi della mozione approvata ('Richiesta al Governo nazionale per ottenere misure immediate di sostegno alle imprese e ai cittadini contro l'aumento del prezzo di gas ed energia elettrica') sono stati evidenziati dal firmatario, Stefano Pastorelli, prima del voto: "L'inarrestabile corsa del prezzo dell'energia rende la situazione emergenziale sul piano economico e sociale, tale da dover mettere in campo tutto quanto sia necessario per scongiurare la chiusura delle aziende e l'impossibilità da parte dei cittadini di far fronte all'aumento vertiginoso delle spese da sostenere. Le dimensioni di scala di questa crisi energetica sono tali da rendere necessario uno sforzo congiunto non solo a livello locale ma soprattutto a livello statale ed europeo. Per questo chiediamo alla Giunta di promuovere presso il Governo nazionale l'attuazione di tutte le misure necessarie al contenimento del caro-energia, tra le quali: l'introduzione di un tetto al prezzo del gas e l'adozione di una contrattazione collettiva a livello europeo; di modificare il meccanismo europeo che prevede l'obbligo di acquisto di quote Ets (Emissions Trading System) a carico delle imprese rendendolo più idoneo alla situazione critica dei mercati energetici e meno impattante per le aziende che già lottano con il caro energia; la riforma del mercato elettrico e la separazione del meccanismo di formazione del prezzo dell'elettricità da quello del gas; l'introduzione di misure per il contenimento dei costi delle bollette con risorse nazionali ed europee (stimate in circa 30 miliardi di euro), anche attraverso l'istituzione di un apposito Temporary Framework che autorizzi gli Stati membri ad adottare aiuti diretti al tessuto economico; l'attivazione di misure di garanzia, rateizzazione e finanziamenti agevolati a favore delle imprese sui contratti pluriennali di approvvigionamento energetico; l'avvio della riforma del sistema di pricing del mercato elettrico, riconducendo il prezzo dell'energia al costo di generazione, valutandone anche le diverse fonti; l'introduzione di ulteriori meccanismi di semplificazione amministrativa che favoriscano la diffusione di impianti di produzione energetica da fonti di energia rinnovabile eliminando vincoli e limitazioni derivanti da norme nazionali che ostacolano l'approvazione dei progetti".
    (ANSA).
   

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