(ANSA) - PERUGIA, 23 GIU - La Terza commissione consiliare,
presieduta da Eleonora Pace, ha approvato, con i soli voti dei
consiglieri di maggioranza (Bori-Pd e Fora-Patto civico non
hanno partecipato al voto), la proposta di legge "Modificazioni
ed integrazioni alla legge regionale "14/2016" (Norme per le
politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra
donne e uomini), di iniziativa dei consiglieri della Lega
Francesca Peppucci, Daniele Carissimi, Paola Fioroni e Stefano
Pastorelli.
"Con questa proposta di legge - sottolinea la prima firmataria
dell'atto, Francesca Peppucci - si vogliono introdurre misure
per contrastare la discriminazione multipla delle donne con
disabilità, una doppia discriminazione, sia di genere che per
quanto attiene alla disabilità. Le donne con disabilità
subiscono discriminazioni maggiori anche rispetto agli uomini
con disabilità, così come violenze fisiche e psicologiche. Sono
discriminate anche per quanto riguarda la formazione e il
lavoro; spesso - ha ricordato Peppucci - dopo la scuola non sono
avviate a percorsi di formazione che possano garantire posizioni
lavorative migliori. Per questi motivi si ritiene di aggiornare
la legge regionale sulla parità di genere che, attualmente, non
cita nemmeno le donne con disabilità".
Con cinque articoli aggiuntivi, si vuole prevedere che la
Regione "riconosca adeguata tutela alle donne con disabilità,
quale categoria soggetta a discriminazioni multiple e
trasversali, sostenendo azioni finalizzate a garantire loro una
piena inclusione sociale; promuova campagne di sensibilizzazione
e informazione sul tema della parità di genere in riferimento
alla discriminazione multipla delle donne disabili; assicurando
la piena accessibilità dei servizi e dei presidi sanitari,
sociosanitari e sociali da parte delle donne con disabilità,
assicurando l'offerta di informazioni, in modo specifico e
adeguato alla propria disabilità, per consentire e favorire la
libera scelta circa la propria salute, con riguardo anche
all'ambito ginecologico, della salute sessuale e riproduttiva;
promuovendo, nell'ambito delle misure regionali per i servizi
per il lavoro, azioni per favorire l'inserimento nel mercato del
lavoro delle donne con disabilità, favorendo nelle sedi
competenti forme di flessibilità adeguate alle specifiche
esigenze connesse alla condizione di disabilità; assicurando
iniziative per garantire alle donne con disabilità dì trovarsi
sempre nella condizione di poter sporgere denuncia e adire
l'autorità giudiziaria contro le violenze subite". (ANSA).
Politiche di genere: in Terza commissione ok a proposta Lega
Su modifiche alla legge riguardanti donne con disabilità