Umbria

Via libera Commissione Regione a calendario venatorio

Dopo audizioni associazioni, Atc e agricoltori

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 GIU - Dopo l'audizione con le associazioni venatorie, gli Atc e le associazioni degli agricoltori, la terza Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, ha dato parere favorevole, unanime, alla proposta di calendario venatorio per la stagione di caccia 2022-'23.
    Alcuni consiglieri regionali, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli (Pd), Valerio Mancini e Stefano Pastorelli (Lega) avevano chiesto se non fosse più opportuno anticipare la caccia al cinghiale al 1 ottobre, vista la proliferazione della specie e i danni che produce ed anche in considerazione del problema peste suina, che per il momento non sta interessando l'Umbria.
    L'assessore regionale all'agricoltura, Roberto Morroni, ha detto però - si spiega in una nota di Palazzo Cesaroni - che la proposta dei consiglieri pare "irrispettosa" nei confronti di un accordo già raggiunto in sede di Consulta faunistico venatoria fra i rappresentanti di tutte le associazioni presenti, che hanno dato il via libera al Calendario venatorio arrivando a un accordo e alla condivisione generale del testo, nonostante fossero partiti con diversità di vedute (si chiedeva, ad esempio, di diversificare la data di apertura al cinghiale fra le due province, Perugia un mese prima di Terni, invece sarà il 16 ottobre per tutti).
    Alla fine è arrivato il parere favorevole al testo proposto dalla Giunta da parte di tutti i componenti la commissione, anche se Pastorelli e Mancini e la stessa presidente di commissione, Eleonora Pace, hanno voluto sottolineare che le responsabilità, nel caso qualcosa dovesse rivelarsi inadeguato, ricadrebbero esclusivamente su assessore e associazioni, che si sono trovati concordi nel difendere l'intesa raggiunta nel percorso partecipativo.
    Cacciatori e agricoltori hanno anche espresso la consapevolezza che, in caso di peste suina in Umbria, tutto verrebbe a cadere, e che comunque per risolvere i problemi apportati dai cinghiali servirà una programmazione specifica che vada al di là del semplice calendario venatorio. Le associazioni degli agricoltori chiedono che l'opera di contenimento della specie cinghiale sia fatta in maniera più incisiva, perché ai notevoli danni alle colture si aggiunge il problema dell'aumento dei costi.
    Gli Atc hanno fatto rilevare che le risorse in dotazione per rifondere i danni si stanno rivelando in qualche caso inadeguate: l'Atc 2, con dotazione di 195 mila euro ha potuto risarcire i danni al 100 per cento e trattenere risorse per fare altro; lo stesso ha potuto fare l'Atc 3 con risorse pari a 245 mila euro, mentre l'Atc 1, pur contando su 673 mila euro, ha potuto risarcire solo il 74 per cento del totale delle richieste per danni, interessando un territorio con superfici coltivate molto più estese. È stato fatto notare che con un fondo unico si sarebbe potuto ripagare tutti.
    Il documento in sé ricalca lo stesso schema degli anni scorsi sia per i tempi che per le modalità: la stagione si aprirà domenica 18 settembre, altri giorni del mese saranno mercoledì 21, sabato 24, domenica 25 e mercoledì 28 settembre. Per la restante stagione venatoria, la caccia è consentita per tre giorni alla settimana a scelta del cacciatore, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì.
    Non è prevista, al momento, la preapertura con l'inserimento della specie tortora, perché per queste ci sono prescrizioni molto precise che dicono di ipotizzarne il prelievo solo in presenza di dati certi, risultanti dalle precedenti stagioni venatorie, i cui tesserini sono ancora in fase di controllo.
    Un eventuale aggiornamento della situazione - si legge ancora nella nota - potrebbe rimettere in gioco una preapertura nelle prime domeniche di settembre.
    L'assessore Morroni ha annunciato che a metà luglio ci sarà un nuovo momento di incontro e partecipazione con i rappresentanti di tutte le associazioni. (ANSA).
   

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