(ANSA) - PERUGIA, 14 APR - Nella riunione odierna della Terza
commissione consiliare regionale, presieduta da Eleonora Pace,
si è parlato del "Diritto alle cure delle persone malate
croniche non autosufficienti residenti in Umbria". Sul tema si è
svolta un'audizione delle associazioni aderenti alla rete Adna
(Alleanza per i diritti delle persone non autosufficienti). È
emersa la necessità, ribadita in ogni intervento, di dedicare un
apposito capitolo del Piano sanitario regionale all'analisi dei
dati utili per quantificare i bisogni e le risorse da destinare
alla fascia di popolazione malata cronica non autosufficiente.
Particolare importanza - riferisce un comunicato della Regione -
è stata riservata anche alla necessità di rinforzare la rete
territoriale delle strutture socio-sanitarie territoriali,
intervenendo su una maggiore interlocuzione e dialogo tra le
stesse.
Dall'incontro, condiviso da tutti i membri della commissione e
sollecitato anche dal vice presidente, Tommaso Bori, è emersa la
necessità di interventi regionali per garantire prestazioni
sanitarie e continuità nella presa in carico del bisogno di cura
individuale, come tra l'altro previsto nella normativa regionale
e nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per i malati
cronici. Si tratterebbe - come è stato evidenziato negli
interventi - di persone, perlopiù anziane, totalmente dipendenti
dagli altri per fondamentali funzioni quotidiane. In Umbria, gli
anziani con forme di demenza o con patologie invalidanti,
secondo dati Inps e dell'Osservatorio sarebbero alcune decine di
migliaia.
A fare il quadro della situazione e ad illustrare il ruolo e le
finalità di Adna è stata Elena Brugnone (presidente Associazione
Umana Odv) che ha tenuto a rimarcare, tra l'altro, le difficoltà
delle famiglie che spesso si ritroverebbero sole a sostenere
pesanti responsabilità ed oneri.
È emerso anche il problema delle liste di attesa per il ricovero
convenzionato presso le strutture residenziali socio-sanitarie.
È stato quindi ricordato che dai dati forniti dal Difensore
civico regionale, nel 2019 erano 824 gli anziani malati cronici
non autosufficienti inseriti dalle Asl dell'Umbria in queste
liste, con tempi di attesa che possono superare i due o tre
anni. La priorità è quindi quella di poter prevedere risorse nel
Piano sanitario regionale per garantire tutte le prestazioni
"Lea" sanitarie e socio-sanitarie, relative all'assistenza
domiciliare, semiresidenziale e residenziale e quindi assicurare
un'ampia continuità assistenziale e riabilitativa.
Nel corso della riunione sono intervenuti anche Tiziano Scarponi
(presidente Associazione pro cardiopatici "Cuor di Leone";
Miranda Pinchi (presidente Ancescao Umbria Aps); Elisa
Marcaccioli (presidente Unione parkinsoniani Perugia). Altri
rappresentanti di Associazioni, presenti alla riunione
produrranno proposte scritte alla commissione che a sua volta
provvederà a trasmettere all'assessorato regionale una relazione
approfondita sul tema e sulle criticità emerse dal confronto con
le associazioni.
Sono otto le associazioni che compongono la rete Adna: Umana
Odv; La pietra scartata Onlus; Lotta contro l'ictus cerebrale,
Città della Pieve; Madre Coraggio Odv; Unione parkinsoniani
Perugia; Ancescao Umbria Aps; Pro cardiopatici Cuor di leone; Il
sole di Foligno. (ANSA).
In commissione le cure ai malati cronici non autosufficienti
Audizione delle associazioni aderenti alla rete "Adna"