(ANSA) - PERUGIA, 13 APR - Quattro percorsi partecipativi
laboratoriali pensati per conoscere l'Umbria in chiave europea e
cosa si aspettano i cittadini umbri dall'Europa che verrà;
l'auspicio di avere un contributo ampio e fattivo dagli
stakeholder chiamati al confronto sui temi del lavoro; sviluppo
economico; stili di vita e salute; transizione ecologica e
sostenibilità ambientale: su questo si basa il percorso
partecipativo 'L'Umbria per l'Europa' promosso dall'Assemblea
legislativa dell'Umbria, in collaborazione con la Scuola umbra
di amministrazione pubblica, suddiviso in due riunioni plenarie,
la prima delle quali ha avuto luogo il 13 aprile a Palazzo
Cesaroni (la seconda è programmata per il prossimo 12 maggio).
Coordinatrice dell'evento è la vice presidente dell'Assemblea
legislativa Paola Fioroni che nell'aprire i lavori, dopo aver
spiegato l'organizzazione del 'percorso', ha sottolineato
l'importanza di "trattare in maniera approfondita i temi di
grande interesse rispetto alle politiche regionali, nazionali ed
europee". "Soprattutto - ha detto secondo quanto si legge in una
nota dell'Assemblea - è di prioritaria importanza il
coinvolgimento e l'ascolto dei cittadini nella costruzione di
un'Europa sempre più democratica e trasparente. Maggiore
attenzione va posta su temi che riguardano l'economia, il
lavoro, ma anche il disagio sociale, su tutte quelle situazioni
in cui, soprattutto oggi, l'Europa è chiamata a mettere in campo
politiche più efficaci".
Paola Fioroni, delegata dall'Ufficio di presidenza per il
coordinamento dei lavori, ha anche rimarcato l'importanza della
formazione nell'approccio con la pubblica amministrazione.
Ha portato il saluto dell'Assemblea legislativa il presidente
Marco Squarta che ha definito l'iniziativa "di particolare
valore". "Perché - ha detto - quando l'Europa ascolta il
territorio per valutare interventi, che poi ricadranno sui
territori stessi, è un evento importante. L'auspicio è che la
Regione Umbria (Assemblea e Giunta) possano dare davvero un
contributo ampio, frutto di partecipazione e confronto. La cosa
da evitare è che i cittadini possano considerare l'Unione
Europea come qualcosa di astratto e non vicina alla realtà
quotidiana. Le nostre priorità? Le infrastrutture, ma anche la
sanità, la disabilità e la lotta alla povertà".
Marco Magarini Montenero, amministratore unico della Scuola
umbra di amministrazione pubblica, ha sottolineato, tra l'altro,
che "l'Umbria può chiedere molto all'Europa in quanto svolge un
ruolo attivo e partecipe ed in alcune situazioni, su alcune
tematiche, ha anticipato altre regioni". "Rispetto alla
formazione, a cui siamo chiamati - ha proseguito -, abbiamo dato
particolare importanza, in concomitanza del Covid, a quelle
attività di vicinanza formativa che erano necessarie per la pa e
per tutti i servizi pubblici e sociali che richiedevano
assistenza. Tuttavia c'è ancora molto da fare in termini
formativi e culturali".
Fabio Raspadori, Università degli Studi di Perugia, ha
definito "importante" l'appuntamento poiché "si inserisce
nell'ambito della Conferenza sul futuro dell'Europa, una
importantissima iniziativa lanciata un anno fa dall'Unione
Europea per portare i cittadini a discutere sul loro futuro,
avendo come principale strumento proprio l'Ue per realizzare
quanto auspicato". "Ma insieme all'Unione europea - ha
proseguito -, per realizzare le tante politiche ed i tanti
obiettivi programmati, operano anche gli Stati e le Regioni, con
quest'ultime che rappresentano realtà istituzionali
importantissime soprattutto su ambiente, energia, imprese. In
questo senso è importante discutere di questioni europee,
nazionali e regionali insieme ai cittadini. Questi incontri
hanno il senso di capire le priorità dell'Umbria e come esse si
incrociano con quelle europee".
Monica Puel, facilitatrice percorsi partecipativi, ha spiegato
come il suo ruolo sia quello di aiutare i gruppi a lavorare
insieme e ad evidenziare i principali problemi che esistono oggi
rispetto alle quattro tematiche da approfondire, per poi
identificare le strategie che l'Unione europea sarà chiamata a
supportare nell'ambito dell'iniziativa.
Il percorso si chiuderà il 12 maggio con una seconda plenaria.
Prevede la costituzione di quattro laboratori, coordinati da un
facilitatore esperto, su lavoro, sviluppo economico, stili di
vita e salute e transizione ecologica e sostenibilità
ambientale. Ogni laboratorio, a cui parteciperanno gli
stakeholder del territorio, individuerà i problemi più rilevanti
e le potenzialità che esistono oggi, in Umbria, in relazione al
tema discusso e le strategie che l'Ue dovrebbe sostenere per
affrontare i problemi identificati. I suggerimenti e le proposte
verranno raccolte in un unico documento finale, sotto forma di
raccomandazioni per il futuro dell'Europa. (ANSA).
Dal territorio le proposte per programmare politiche Ue
Emerse da prima giornata percorso partecipativo Assemblea