(ANSA) - PERUGIA, 24 NOV - "Favorire la parità retributiva
tra donne e uomini, oltre che sostenere la formazione e
l'occupazione femminile" è quanto prevede, in sintesi, una
proposta di legge depositata dai consiglieri del Pd, Fabio
Paparelli (primo firmatario), Simona Meloni e Tommaso Bori. "Nel
corso dell'iter legislativo - spiegano i- promuoveremo un ampio
processo di partecipazione e di confronto, specie con chi si
occupa della promozione della parità di genere e dei diritti
civili, nonché con il mondo associativo, istituzionale ed
economico, affinché l'Assemblea legislativa possa approvare un
testo ampiamente condiviso dalla società umbra".
"L'obiettivo - spiegano i consiglieri del Pd - è di puntare a
rafforzare ed integrare, nell'ambito di una materia concorrente
tra Stato e Regioni come quella del lavoro, le misure previste
dal Testo unificato sulla Parità salariale che è diventato
recentemente legge dello Stato anche grazie ad un voto
bipartisan espresso su una proposta di legge del Partito
democratico elaborata dalla deputata Chiara Gribaudo che il
prossimo giovedì 25 novembre sarà nella cittadina di Umbertide
per una prima iniziativa politica sul tema. Ciò che serve fare
adesso è promuovere e sostenere una vera alleanza nel mondo del
lavoro, necessaria a garantire una ripresa che sia sostenibile,
paritaria e coraggiosa, per superare una disparità sociale,
culturale e di retribuzione, tra uomo e donna, che riguarda
anche l'Umbria e che, con la pandemia, si è ulteriormente
aggravata. Gli effetti drammatici della pandemia stanno
producendo una crisi severa, specie in ambito lavorativo,
esasperando le disuguaglianze di genere sia a livello sociale
che economico. I dati Istat relativi all'andamento
dell'occupazione femminile, ad esempio, sono oltremodo chiari: a
dicembre scorso su 101mila posti di lavoro persi, 99 mila sono
lavoratrici. A questa fortissima criticità si somma un elemento
ancor più strutturale, dato dalla differenza tra il salario
annuale medio percepito dalle donne rispetto agli uomini, che
arriva a toccare anche picchi del 40 per cento in meno. Per
questi motivi riteniamo doveroso che, al pari di altre regioni,
e sulla scia della nuova legge nazionale, anche l'Umbria si
attivi per promuovere azioni concrete che riducano questo
'gender pay gap' per iniziare ad invertire una tendenza che
potrebbe significare, in Umbria come nel resto del Paese, la
creazione di nuova ricchezza, di occupazione e di gettito
fiscale nonché maggiori servizi, opportunità e garanzie per
tutte le donne e per la comunità umbra". (ANSA).
Regione: da Pd proposta di legge per parità retributiva
Depositata dai consiglieri Paparelli, Meloni e Bori