(ANSA) - PERUGIA, 09 SET - La Terza commissione
dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato, con voto
unanime, la proposta di risoluzione dal titolo "Procreazione
medicalmente assistita e test prenatali non invasivi. Attuale
situazione e prospettive per il futuro. Adozione di iniziative
da parte della Giunta regionale".
L'atto - riferisce una nota della Regione - impegna l'Esecutivo
di Palazzo Donini a valutare, in considerazione comunque dei
dati statistici di successo rilevati nella Regione Umbria in
relazione all'età, di elevare il limite di età attualmente
previsto per la somministrazione di tecniche di procreazione
medicalmente assistita di tipo omologo garantite dal servizio
sanitario. Obiettivo da raggiungere seguendo le indicazioni del
Dpcm del 12 gennaio 2017 ed in uniformità rispetto alle scelte
fatte dalle altre Regioni. Inoltre la proposta di risoluzione
impegna la Giunta a prevedere l'utilizzo dei test diagnostici
prenatali non invasivi con il sistema della compartecipazione
alle spese, ma anche ad implementare e potenziare i servizi e le
strutture del Centro di procreazione medicalmente assistita
dell'Azienda ospedaliera di Perugia ubicato nell'ospedale di
Pantalla.
Infine l'atto punta a istituire un tavolo tecnico di lavoro a
cui partecipano la Giunta regionale, il Centro di procreazione
medicalmente assistita dell'Azienda ospedaliera di Perugia e
l'Università, al fine di garantire un adeguato coordinamento e
una proficua sinergia tra le parti coinvolte ed assicurare
efficacemente il raggiungimento degli obiettivi. (ANSA).
Terza Commissione su procreazione medicalmente assistita
Approvata la proposta di risoluzione